Trecento guerrieri. La battaglia delle Termopili
Letteratura italiana
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QUESTA - E' - SPARTA !!!
Chi non ha avuto la pelle d'oca al potente grido di Leonida: QUESTA - E' - SPARTA !!! sognando di emularlo, almeno una volta nella vita, con lo stesso tono e determinazione.
Ricordando il celebre film ho letto questo pagine, che non c'entrano niente con il grande schermo se non per la capacità di coinvolgimento: alle Termopili, con Frediani, Aristodemo, Leonida e tanti altri,c'ero anche io.
Chi mi legge abitualmente sa che amo questo autore, e non a torto: la Storia la sa, la sa raccontare e far piacere. Quando mi accingo ad iniziare i suoi libri so già cosa aspettarmi: realtà e fantasia amalgamati così bene da non poterli scindere, narrazioni molto descrittive e abbastanza prolisse, personaggi animati e perfettamente rappresentativi della società del tempo.
Neanche questa volta mi ha delusa, ha soddisfatto tutte le mie aspettative.
Lo stile come sempre può presentare un po' di problemi se il lettore non è abituale del genere: Frediani è puntiglioso, descrive tutto, abiti, campo di battaglia, questioni burocratiche, potrebbe indurre qualche sbadiglio; ma io che ormai lo conosco glielo perdono, perché grazie alla sua precisione e all'utilizzo generoso di lessico specifico almeno insegna qualcosa.
Ottime le ricostruzioni delle tecniche di battaglia, del territorio, degli armamenti e di tutto ciò che riguarda la strategia bellica, forniscono un quadro generale abbastanza chiaro e alla portata di tutti. Cosa che ho trovato molto interessante (per quanto lunga) è stato il modo in cui ha riempito i giorni tra l'arrivo dell'esercito dell'Ellade alle Termopili e lo scontro con l'infinito esercito persiano: cosa hanno fatto i soldati per tenersi allenati? Ovvio: sport! E così si ha anche una panoramica di quali fossero gli intrattenimenti della'antica Grecia.
I personaggi poi... che emozione! Un confronto con un passato dove morire sul campo di battaglia è il massimo onore, dove l'affetto che lega gli amici può essere anche più forte dell'amore; non fatico a crederci, Sparta è stata celebre per lo stile di vita essenziale e per la tenacia, la forza e il coraggio dei suoi guerrieri. Frediani mi ha solo mostrato più limpidamente queste caratteristiche, i legami, gli intrighi, il pensiero e lo stile di vita di un vero uomo spartano. Singole personalità analizzate al massimo in una società dove ciò che conta non è il singolo, ma il gruppo. I protagonisti così empatici, dall'io prorompente, sono posti quasi tutti sullo stesso livello, cosicché ci si affeziona a tutti e si ha voglia di seguirli fino alla fine della loro avventura.
Un po' di suspance all'inizio che aumenta man mano e che ti costringe a divorare le pagine, l'ho dovuto finire il prima possibile.
In definitiva un altro valente romanzo storico tutto Made in Italy, lento, troppo emotivo per non lasciarsi coinvolgere, che lascia poco all'immaginazione ma questo non è un difetto. Le pagine prendono vita e quando Leonida grida, in ultimo: "Stasera ceneremo nell'Ade!" vorresti esserci anche tu.
Consigliatissimo
Indicazioni utili
300 GUERRIERI
Il libro prende spunto da una delle battaglie più famose della storia, dove pochi uomini riuscirono a tenere testa per alcuni giorni all'esercito persiano che disponeva di un immenso numero di combattenti. Gli uomini che vi parteciparono, in particolar modo, gli Spartani sono diventati nell’arco dei secoli una icona di coraggio e determinazione e sono ancora oggi presi come esempio da chi non vuole darsi mai per vinto.
Frediani basandosi sui pochi scritti di Erodoto riesce ad imbastire ed interpretare questa vicenda con sapienza, dando un notevole spessore ai personaggi del romanzo, condendo la storia con molti aneddoti che garantiscono una piacevole lettura anche a chi non è particolarmente amante dei libri storici.