Narrativa italiana
Romanzi storici
Spes, ultima dea
Spes, ultima dea
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Letteratura italiana
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Alla festa per l’insediamento del console Metronio, Publio Aurelio incontra due amici di gioventù: Valerio, comandante delle legioni di Oriente, e lo squattrinato Antonio Felice. Quando Antonio viene pugnalato nella Suburra, con i suoi vestiti addosso, il senatore capisce che qualcuno lo vuole morto. L’attentato pare connesso con la misteriosa scomparsa, avvenuta vent’anni prima, del comandante presso cui il giovane tribuno Publio Aurelio prestava servizio in Germania e con un ciondolo d’oro a forma di ape.
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Opinioni inserite: 1
Spes, ultima dea
2011-01-09 17:06:16
Morana
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Viaggio nell'Antica Roma n.5
Che dire di nuovo? La quinta indagine di Publio Aurelio Stazio, senatore di Roma, non è assolutamente da meno rispetto agli altri casi che ho già avuto modo di leggere. Romanzo simpatico, appassionante, ricco di trame ed intrighi, non permette al lettore di annoiarsi, nè di riporre il libro sul comodino prima di essere giunto alla fine. L'autrice intesse perfettamente il giallo con il romanzo storico, donando alla Roma del I secolo d.C. una familiarità e un senso di quotidianità incredibile, nonostante la distanza temporale.
Bello, bello, bello!
Come sempre, in attesa di leggere gli altri casi di Publio Aurelio Stazio!
Indicazioni utili
Lettura consigliata
sì
Consigliato a chi ha letto...
a chi è appassionato di Roma antica
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10