Secretum
Letteratura italiana
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Tra palco e realtà
Siamo al secondo atto di quella che è una saga storica ben articolata e documentata dagli autori.
Lo sfondo questa volta è Roma ed il nostro protagonista, Atto Melani, invecchiato rispetto all'epoca del precedente Imprimatur, rimane una spia che attraverso un romanzo tra l'onirico ed il reale, è efficace riuscendo ad eludere i sovrani del mondo ed il lettore stesso, molto spiazzato nel finale. L'opera risulta molto più lenta della precedente ed in alcuni tratti quasi pesante. Atto rimane un personaggio intricato, sfuggente, simpatico e odioso allo stesso tempo. Complimenti agli autori che nei prosdimi capitoli della saga spero siano più leggerini con la scrittura rendendo tutto più scorrevole.
Promosso. Buona lettura a tutti.
Il Syd
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COS'E' CHE MUOVE IL MONDO
“ Il visitatore ignaro vi sostava ammirato innanzi ….le sue pupille stupefatte venivano allora solcate da una fulminante fuga di bastioni romani e mura merlate, che s’allungavano sulla destra verso l’orizzonte, emergendo improvvise dalla profondità delle loro millenarie, invisibili, sonnolente fondamenta. Le palpebre sbattevano rapide a quella vista inattesa e magniloquente, e il cuore pulsava forte. Tra tutte quelle delizie, generose di profumi e d’incanto, ogni cosa pareva nata per il piacere, e tutto era poesia. “
Benvenuti a Villa Spada, teatro di sontuose nozze e vili intrighi, spettatrice placida e silente di illustri eminenze di principi e di poveri sguatteri, di grandi verità e profondi inganni, dei bisbigli e delle grida che hanno plasmato la Storia, quella conosciuta e quella nascosta, di quel che si seppe e di ciò che non si seppe, o non si volle sapere….fino ad ora.
Diciassette anni dopo gli accadimenti del Donzello e i fatti narrati nel primo libro della saga (Imprimatur), i coniugi Monaldi e Sorti ci riportano nuovamente nella città eterna, questa volta non tra le mura di una locanda e negli spazi angusti dei cunicoli sotterranei, ma nella magnificenza barocca delle ville e dei palazzi della Roma del 1700, nell’anno del Giubileo. Ho ritrovato con grande piacere l’abate Melani, castrato di fama internazionale e spia del Re Cristianissimo Luigi XIV che, seppur incanutito e avvizzito nel corpo, conserva la sua agilità e arguzia mentale e di nuovo mi sono immersa con lui e i suoi compagni in questa nuova avventura, in questa nuova caccia al tesoro, alla ricerca della soluzione di un mistero che porterà a scoprire che nulla è come appare.
Un trattato di estrema importanza rubato, un Pontefice morente e il Re di Spagna in fin di vita senza eredi al trono sono i cardini su cui ruota questa storia. Cosa accomuna questi tre elementi? Quale nuovo mistero dovranno risolvere Atto e i suoi aiutanti? Di nuovo il lettore verrà trascinato in un turbine di eventi per scoprire dietro quale maschera si nasconde chi muove i fili della sorte d’Europa, alla ricerca della verità, ma la luce della verità è come quella di una fiammella tremolante al vento, crea giochi di ombre e luci bizzarri e non si sa mai cosa andrà ad illuminare quando splenderà.
Gli autori dimostrano nuovamente tutta la loro bravura nel fondere insieme la realtà e la fantasia, i fatti storici realmente avvenuti e tutti fedelmente documentati, completandoli con parti di invenzione per supplire alle lacune che la Storia lascia. La linea di demarcazione è impercettibile e se non ci fossero i documenti finali a far luce per il lettore sarebbe impossibile distinguere gli uni dagli altri. L’avvio è un po’ lento, le parti descrittive molte e a volte rallentano il ritmo, nonostante ciò non si può evitare di venire ammaliati da uno stile di scrittura così elegante ed evocativo, lo scoprire termini desueti che bussano alla porta della memoria o che si presentano per la prima volta, ma che perfettamente vestono l’ambientazione del romanzo. Leggere Secretum non è solo leggere un pregevole romanzo storico venato di giallo, è come ascoltare una sublime melodia che ti rapisce e ti da gioia. La passione che gli autori hanno messo nello scrivere questo romanzo, le meticolose ricerche, la cura dei dettagli e le superbe descrizioni traspaiono da ogni pagina di questo libro e per osmosi si trasmettono al lettore. Se chiudo gli occhi posso vedere lo splendore dei giardini delle ville romane, la moltitudine di fiori e piante, la cura amorevole che disegna le sagome delle aiuole, vedo la magnificenza dei palazzi dei loro affreschi custoditi tra i giochi di archi che formano le volte, vedo la maestria e l’ingegno dell’uomo a servizio dell’arte, se chiudo gli occhi sento il profumo dei pini e dei giaginti, di raffinati profumi francesi e di maleodoranti viandanti, se chiudo gli occhi sento il gusto di mille leccornie di sontuosi banchetti, se chiudo gli occhi sento il tocco leggero di pregiate stoffe scivolarmi sulla pelle. Quando li riapro non posso che esser grata alla lettura di un libro che a destato in me tutti i sensi, leggere libri come questo è puro piacere, garanzia di contenuto e stile.
Lasciatevi prendere per mano e condurre dagli autori tra magnifici palazzi ed estasianti giardini inseguendo un incognita e scoprirete che nella ricerca di una soluzione sul percorso scoprirete molte altre realtà. Un romanzo che, con una nota malinconica di fondo, ha la capacità di stuzzicare l’intelletto e nutrire lo spirito. Alla fine ogni il lettore trarrà le sue conclusioni su cos’è che muove il mondo, e badate, la risposta non è così scontata.
Buona lettura