Saffo, la ragazza di Lesbo
Letteratura italiana
Editore
Recensione della Redazione QLibri
Frammenti di poesia
Ben sette secoli prima di Cristo visse la poetessa Saffo, nativa dell'isola di Lesbo, ultimo avamposto greco, ad un passo dalle coste dell'Asia Minore su cui sorgeva Ilio.
Insegnante per le giovanissime donne della sua terra di canti, danze e in generale di tutto quanto fosse volto al culto della bellezza, della grazia, contemplando anche le basi di quella che poteva definirsi educazione al piacere, non discostandosi dai principi della cultura ellenica del tempo.
I frammenti dei versi a lei attribuiti, hanno attraversato i secoli tramandati dai ricordi e dagli scritti di altri autori posteri. Da qui la nascita di mito e leggenda attorno alla figura di una delle donne più note del mondo antico, per colmare quei vuoti di conoscenza oggettiva che si sono creati nei secoli.
Una stura di ricostruzioni e interpretazioni, hanno dato forma ad una miscellanea di stratificazioni errate e corrette in merito al vissuto di Saffo, alla sua poetica, ai temi cari, alle finalità dei suoi versi e agli eventuali collegamenti con usi e costumi da lei adottati in prima persona.
Insomma dietro ad uno dei nomi più conosciuti e più citati, in realtà vi è tanta nebbia, tante informazioni prive di riscontro e fondamento.
L'approccio dell'autrice, docente universitaria, è quello di proporre una vera e propria esegesi delle fonti, passando in rassegna le stessi dalle più antiche alle più moderne per fare in modo che passo dopo passo si possa delineare da sé il volto e l'opera artistica della ragazza di Lesbo.
Il saggio non appoggia teorie di alcun tipo, è scevro da opinioni da parte di colei che scrive, si rende veicolo di raccolta di tutti i frammenti storici pervenuti dal mondo letterario e artistico, seppur analizzati e approfonditi da una penna addetta ai lavori, competente a tutto tondo, capace di camminare sul filo sottile che divide il mito e la storia.
Uno scritto di notevole interesse storico e documentale, più facilmente fruibile da chi possiede un pregresso bagaglio classico- umanistico.