Roma 42 D.C. Cuore nemico
Letteratura italiana
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Aquilato e la principessa sputacchiona
il testo contiene spoiler
Avevo poche aspettative su questo libro, malgrado la Castellano sia una delle mie autrici preferite e il personaggio di Aquilato, comparso già nel precedente libro “destino d’amore “
mi abbia fatto una prima impressione estremamente positiva.
Opinione più che confermata anche in questo seguito, che però non è riuscita a farmi apprezzare il romanzo.
La struttura dei romanzi della Castellano è sempre la stessa.
I protagonisti bruciano di passione repressa, tentano di resisterle ma si abbandonano a qualche palpata, fino all'ovvio finale.
La medesima situazione si ripresenta in ogni romanzo e a me piace, moltissimo. Perché l’autrice nostrana scrive magistralmente e nonostante il lettore sappia già come andrà
a concludersi la vicenda, non ho mai motivo di annoiarmi.
Eppure, in questa nuova opera sono stata parecchio disturbata dal personaggio femminile protagonista, Ishold.
Una principessa chatta che di principesco ha decisamente solo il titolo.
Forse perché dalla descrizione mi ero fatta delle aspettative enormi su di lei, sperando in una donna forte, indomita e caparbia.
Invece è rozza, capricciosa, brutta, indisponente. Non sono riuscita a trovarle un pregio ne una particolarità che possa giustificare un innamoramento da parte di Aquilato.
Ho trovato anche abbastanza schifoso il fatto che Isolde sputacchi continuamente alla pari di un lama.
Inizialmente ho sperato che fosse usanza dei chatti, ma dal momento che il fratello non lo fa e appare decisamente più regale ed educato di lei, ho inteso che la rozzeria fosse tutta da imputare alla sua persona.
Quindi troviamo Aquilato bello come un Dio, paragonato ad Apollo per la chioma dorata, gli occhi di ghiaccio ed il fisico scultoreo.
Cortese, impavido e appassionato è quanto di più si possa pretendere da un protagonista maschile di un romanzo d’amore.
Scopriamo che il batavo ama le avventure di una notte con donne voluttuose e provocanti, che fanno a gara per aggiudicarselo.
Ed ecco che arriva la nostra sputacchiona chatta.
L’antitesi della donna che attrae Aquilato, riesce a farlo capitolare con il suo temperamento e la sua determinazione.
Ed anche qui devo dire che sono rimasta interdetta.
Ishold è innanzitutto stupida.
Dopo la morte del padre scappa nella foresta, senza considerare l’ovvio epilogo, e cioè di finire stuprata da qualunque individuo di sesso maschile le si pari davanti.
Nonostante Aquilato la salvi, lei continua a rinfacciargli di averlo fatto, avrebbe preferito restare sola e libera nella foresta. E violata da chiunque no?
Decisamente stupida.
Eppure lui rimane impressionato dal suo coraggio (?!)
Non si accorge nemmeno che è una donna quando la incontra per la prima volta ma pochi giorni dopo vorrebbe già portarsela a letto, nonostante ribadisca più volte di preferirle le formose matrone romane.
Dopo le varie peripezie di rito i due si ritrovano felici ed innamorati ma il romanzo si tronca qui, con l’abbraccio finale e nulla più.
Non sappiamo cosa ne è della loro storia, se infine si sposeranno o ci saranno degli impedimenti.
Non voglio dare meno di tre stelle a questo romanzo ne sconsigliarne la lettura perché è scritto molto bene, scorrevole e appassionante.
Mi rendo conto di avere dei problemi con le protagoniste femminili dei romanzi ma davvero, questa non l’ho digerita.
Peccato.
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Cuore nemico
Secondo libro sulla serie dell'Antica Roma; ci spostiamo in avanti di due anni e ci ritroviamo nelle foreste germaniche dove l'esercito romano reprime le rivolte di alcune tribù. In particolare c'è lo scontro con la tribù dei Chatti che dopo una sanguinosa battaglia perdono il loro re; i due principi sono in fuga e Quinto Decio Aquilato è incaricato di ritrovarli e condurli a Roma. E visto che uno dei due principi è in realtà una principessa bella e ribelle, che l'inseguitore è impavido e affascinante come un dio... la storia è presto scritta! Dico di proposito "presto" perchè il difetto che trovo in questo romanzo è un po' la premura di concludere, di arrivare ad un lieto fine senza troppi traumi. Non voglio anticipare nulla a chi non l'avesse letto, però nel giro di pochi mesi è possibile dimenticare per forza d'amore da una parte e di amicizia dall'altra che le persone con cui si vive adesso siano gli assassini del proprio padre, i conquistatori delle proprie terre, gli uccisori del proprio popolo? Le recensioni che ho letto di questo libro lo davano di bellezza pari al primo, ma a mio avviso, questo perde un po' di mordente proprio per la semplicità con cui vengono risolti conflitti che dovrebbero essere laceranti.
E' questo, a mio parere il difetto , maggiore del libro, che è comunque ben scritto e appassionante.
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Storia e romance non si sono mai amalgamati meglio
Soffia un alito di vita sull’Antica Roma e, ancora una volta, antiche passioni, rancori, vendette e congiure tornano a rendere memorabili i protagonisti di questo nuovo romanzo di Adele Vieri Castellano.
In Roma 42 d.C. Cuore Nemico, l’amore e l’erotismo si fondono con epiche narrazioni storiche. Ogni singola parola costruisce un mondo che ipotizzavamo vivesse soltanto nel passato, mentre può far vibrare l’anima di chiunque viva il presente e si accosti alla lettura di questo splendido romanzo storico.
Dopo aver amato Roma 40 d.C. Destino d’amore e il suo eroe-protagonista, Marco Quinto Rufo, ho esitato nell’immergermi, ancora una volta, nel passato e conoscere nuovi protagonisti e nuove intense storie, per paura che non eguagliassero le sensazioni che il primo romanzo di Adele Vieri Castellano aveva suscitato in me. Invece, tutto è stato confermato. Anche Quinto Decio Aquilato è un uomo che affascina.
Inoltre, la passione che la scrittrice infonde nelle sue storie giunge inalterata al lettore che, anche in questo romance, trova anche solide basi storiche e vari sentimenti, positivi e negativi (amore, amicizia, tradimento, rivalità, odio, invidia, …) che risultano ben amalgamati.
Un capolavoro della narrativa italiana che dalle selvagge foreste germaniche giunge a intrecciarsi con i fasti, i palazzi e i templi dell’Antica Roma al fine di appassionarne i probabili e innumerevoli lettori.
Se in Destino d’amore soprattutto Rufo primeggiava fra tutti i protagonisti del romanzo, nel secondo molti riescono a conquistare i lettori non solo per il loro temperamento glorioso, ma anche per gli aspetti umani.
Ishold di Gerlach, principessa della tribù dei chatti, è un personaggio femminile stupendo, dall’indole fiera e selvaggia, che parla al cuore delle donne e porta le lettrici a identificarsi con lei. Mi rimarrà particolarmente impressa nella memoria la sua storia d’amore.
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Un film in hd....
Voglia di un tuffo nella "nostra" storia?
Ci pensa Adele.
Voglia di sentirci orgogliosi delle nostre origini?
Ci pensa Adele.
Voglia di spettacolari scorci della città eterna?
Ci pensa Adele.
Voglia di intensa e palpabile passione?
Ci pensa Adele.
Voglia di amicizia e complicità?
Ci pensa Adele.
Voglia di una lettura terapeutica?
E' sempre Adele che ci pensa.
Per tutto il resto c'è sempre da cominciare con
ROMA 40 D.C. Destino d'amore.
HO AMATO ROMA 40 D.C. DESTINO D'AMORE
HO ATTESO TANTO ROMA 42 D.C. CUORE NEMICO.
HO TREMATO DI PASSIONE,
QUANDO SONO STATA RAPITA DALLA PENNA
DI QUESTA AUTRICE CHE SI E' "FATTA DA SOLA".
Sostengo in continuazione che i libri sono terapeutici in modi diversi. Spesso possono essere il mezzo per un piacevole viaggio.... la destinazione la scegliete voi. Questo se avete come me la fortuna di immergervi completamente tra le righe. In questo caso non incontrerete alcuna difficoltà perchè verrete risucchiati immediatamente dai colori, rumori e sensazioni fin dalla prima pagina. E chi ha letto Roma 40 D.C. lo sa perfettamente.
Mi sono materializzata nella foresta in Germania, ho sentito l'odore del sottobosco, il colore del paesaggio, il rumore della battaglia e i respiri affannosi dei soldati. Ho trattenuto il fiato quando Marco Rufo ha combattuto come un leone, quando Aquilato ha "cacciato" nella foresta cambiando il suo "fato"per sempre....
Poi sono tornata a Roma su una triremi, col rostro di bronzo che fendeva l'acqua, lucido e minaccioso e gli occhi dipinti sulle fiancate, che incutevano paura e rispetto.
Sono scesa e subito sono stata assalita dall'opulenza della città eterna, culla della nostra civiltà e capitale del mondo. Adele è stata un'impeccabile e appassionata guida turistica, che mi ha regalato scorci più o meno privati di una città che ha dominato il mondo con la sua arte, archittettura e cultura.
Ho indossato tunica e calzari, ho fatto il bagno nelle vasche dalle diverse temperature, sono stata asciugata e profumata, ho beneficiato dell'antica dieta mediterranea e..... dulcis in fundo ho goduto della compagnia del GUERRIERO E UOMO Quinto Decio Aquilato, praefectus alae della I Cohors Batavorum Quingenaria Equitata Claudia della XXII legione di stanza a Mogontiacum. Ma non solo della sua piacevolissima presenza e prestanza.... anche di quella di altri indelebili e testosteronici personaggi che si faranno voler bene e desiderare con una naturalezza sconvolgente.
E poi.... poi sono stata "ostaggio" del capitolo 24 (non è mia intenzione "oscurare" la luce dei due protagonisti), un devastante e dirompente fiume di elegante e "storico" erotismo che può lasciare annichilite e al contempo "estasiate" tutte quelle lettrici che come me sono "vittime" elette della passione.... anche quella più esplicita ma con eleganza. Non mi nasconderò dietro un dito, ho tremato, e tanto. La mia femminilità è schizzata fuori con una intensità che per la prima volta in vita mia mi ha lasciato lì, spiazzata e sofferente (in senso più che positivo!). Un'autrice che ha il potere di trascinarti senza vie d'uscita tra le pieghe dell'erotismo in modo così vivido e riverberante, merita la corona di regina del romance- erotico (storico o meno).
Perciò care lettrici, preparatevi ad un film totalmente in HD.
Preparatevi a rimanere piacevolmente estasiate dalla carrellata di personaggi, intensi e caratterizzati a tal punto da riuscire quasi a vederli e percepirne gli stati d'animo. Adele non ha lasciato fuori neanche i personaggi da noi amati nel suo romanzo precedente; avrete uno "scioglievole" assaggio di Marco Rufo, una bella "abboffata" di Quinto Decio Aquilato (cellula per cellula), ma anche dei due personaggi che prepotentemente ruberanno la scena al protagonista per presentarsi nel loro mascolino splendore..... in vista del libro a loro dedicato.
DESTINO, AMORE, PASSIONE, LUSSURIA, CORAGGIO, AMICIZIA, TRADIMENTO, VENDETTA, ORGOGLIO, GELOSIA...... penso che gli ingredienti per uscirne ubriache la cara e inimitabile Adele Vieri Castellano, ce li abbia offerti su una "pergamena" troppo invitante per non tenerla ancora a portata di mano anche dopo averla letta. Penso che starà a lungo sul mio comodino... l'ho disseminato di adesivi evidenziatori.... da cercare all'occorrenza.....