Le lunghe notti di Anna Alrutz
Letteratura italiana
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Costretta a ricordare ...
Le Lunghe Notti di Anna Alrutz, romanzo breve ma intenso, che sostenuto da una scrittura elegante e allo stesso tempo fluente ha la capacità di coinvolgere e d trasportare il lettore. Un romanzo dalla trama originale e intrigante.
Nulla da dire a Ilva Fabiani, anzi, tanto di cappello; con le parole ci porta a rivivere il crepuscolo di uno dei peggiori momenti del europa di metà secolo scorso, attraverso l’evanescente figura esoterica di Anna Alrutz. Si perché Anna altri non è che un soffio di vento, una brezza costretta a sorvolare gli sbagli di una giovane donna anch’essa caduta preda del fascino nazista e per questo costretta a rivivere per l’eternità una vita che oserei dire sprecata . Anna ci porterà o meglio, ci racconterà la sua storia e con essa rivedremo i suoi errori, i suoi amori e le sue delusioni. Ma chi era Anna ? Anna era una infermiera del Fuhrer : un elemento scelto di quella macchina perfetta e inesorabile che era il Reich . Anna era una giovine adolescente, Anna era una donna, Anna era una figlia, Anna era...
Avremo tra le mani un romanzo fatto di ricordi, pentimenti e redenzione, un romanzo intimo e intenso che ci porterà verso il tragico e forse giusto epilogo . Non mancherà la sensazione di inquietudine nel ascoltare il lamento di Anna che sarà accompagnato da un velo di triste compassione e un pizzico di speranza.
Indicazioni utili
Emozionante
Emozionante perché racconta con uno stile tagliente e scarno la vita di una giovane donna dai primi del novecento al 1935, cercando di rispondere alla terribile domanda: perché l'educazione e la cultura non ci salvano dalle dittature? Poetico e avvincente, l'ho letto in tre giorni, l'ho portato pure in ufficio, non riuscivo a staccarmi. Davvero commovente alla fine. Lo stile ricorda Steinbeck, l'idea di un fantasma che parla Spoon River. Io lo consiglio vivamente.