La ragazza che toccava il cielo
Letteratura italiana
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 2
LA RAGAZZA CHE TOCCAVA IL CIELO
Ho già avuto modo di apprezzare questo autore con “La gang dei sogni” e quindi non mi sono stupito di quanto sia stato entusiasmante ed emozionante leggere anche questo suo nuovo lavoro. Anche in questo titolo mi sono subito appassionato alla storia, a tal punto di pensare al momento in cui avrei purtroppo letto l’ultima pagina e terminato il romanzo. E’ come quando si trascorre una splendida giornata e si cerca in tutte le maniera di “allungarla” il più possibile. Ma sai che prima o poi finirà!
La storia raccontata è ambientate nel 1500 in una Venezia piena di contraddizioni, dove la chiesa stenta ad avere quel peso politico-religioso che in altre parti d’Europa gli è riconosciuto. La comunità ebraica, pur essendo vista in modo diffidente, ha forse qualche problema in meno ad integrarsi con la città rispetto ad altre realtà. La storia raccontata prendere in considerazione l’aspetto della convivenza fra cattolici e ebrei, ma trae spunto anche dalla situazione di disuguaglianza tra nobili e povera gente. E’ proprio da quest’ultima categoria che Mercurio, il protagonista indiscusso di questo romanzo, dovrà riuscire con l’inganno a guadagnarsi da vivere. La sua indole da “Robin Hood” lo porterà spesso a situazioni a dir poco complicate. Questo romanzo storico è fuori da ogni schema, le situazioni non sono scontate, come spesso succede nel genere storico. Ogni capitolo è avventuroso, ma anche capace di approfondire tematiche importati che ci possono far riflettere. La scelta e la caratterizzazione dei personaggi è superba, dando ad ognuno di essi, dal primo all’ultimo, un ruolo determinante per la storia. Alla fine del libro mi sono affezionato ad alcuni personaggi che all’inizio non avrei mai immaginato di apprezzare.
Luca di Fulvio ha fatto, con questo libro un lavoro straordinario e meriterebbe quel successo di pubblico che invece gli viene attribuito in altri paesi. Forse anche nell’editoria, come nello sport, avere un cognome anglosassone farebbe più effetto!
P.S – La scelta del titolo è l’unica cosa che ho trovato stonata in questo libro. Mi sembra più un titolo da romanzo strappalacrime-sentimentale o un film di Giuseppe Tornatore!! Ma è’ solo una mia modesta opinione.
Indicazioni utili
Top 500 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
tocca la stella
Romanzo piacevole, appassionante, coinvolgente.
Non conoscevo questo autore, Luca Di Fulvio. Lo stile è molto semplice, ma la trama è intricata e ricca di spunti per riflettere.
Siamo nel 1515 , 1516, a Roma .
Mercurio, Zolfo , Ercole e Benedetta ,sono scaltri truffatori, orfani , liberatisi da poco dalla schiavitù di Scavamorto, titolare di un’impresa, se così si può dire, che si occupa di seppellire in fosse comuni i defunti che non si possono permettere una vera tumulazione. I ragazzi venivano sfruttati di giorno per il lavoro manuale, e di notte incatenati ai loro letti.
Il più dotato è sicuramente Mercurio, bello, forte e furbissimo, trasformista innato.
Si rifugia nelle fogne di Roma , dove si è ricavato un abitacolo, nel quale conserva tutti i costumi che gli servono per diventare ogni giorno un nuovo truffatore.
Mercurio, deruba un ebreo, tale Shimon , di una somma piuttosto consistente, in seguito a una colluttazione pensa di averlo ucciso , ed Ercole viene ferito a morte .
Qui nasce la storia, , Mercurio scappa con i compagni per rifarsi una nuova vita a Venezia, ignaro del fatto che Shimon è più vivo che mai e intenzionato a vendicarsi.
Durante la fuga, i ragazzi incontrano Isacco e Giuditta, padre e figlia, pure loro diretti alla città lagunare.
Il comandante Lanzafame, al comando del suo battaglione di soldati feriti , farà da scorta ai protagonisti della nostra storia, diventando lui stesso parte importante delle vicende, acquisendo il ruolo di protettore del suo seguito.
Isacco , pure lui truffatore, a causa dei suoi trascorsi paterni, si spaccia per medico, conseguendo grazie alle sue conoscenze, ottimi risultati , curando ora i soldati poi prostitute affette da mal francioso.
Non è proprio possibile riassumere la trama senza inciampare in spoiler, il romanzo è piuttosto lungo, circa ottocento pagine,.
L’amore nato fra Mercurio e Giuditta, l’invidia di Benedetta, invaghitasi di Mercurio, l’antisemitismo sfociato dall’ignoranza e dalla caccia alle streghe della chiesa, l’iperprotezione di un padre che vorrebbe il meglio per la propria figlia, la malcelata cupidigia dei nobili.
la conferma del fatto che l’amore non ricevuto da bambini ci può far diventare persone malvagie o al contrario desiderosi di ricevere ciò che il destino ha negato.
Il comandante, capace di raziocinio e uomo di valore, Anna donna sola al mondo, con grande capacità di amare, di donare amore.
Insomma di tutto e di più in questo bel romanzo, che consiglio caldamente.
La vita dei nobili, la miseria dei popolani, la delinquenza, gli effluvi di una città vitale , laboriosa sovrappopolata , dove gente di ogni tipo cerca di arrivare al giorno dopo, sopravvivendo a volte a scapito di qualcun altro.
I protagonisti di questo romanzo, sono comunque persone straordinarie, dotate intellettualmente, forse proprio per questo sopravvissute in tempi così duri e ostili .
L’amore è comunque alla base della storia, solo l’amore li salverà, renderà combattivi i buoni.
L’odio sarà l’anima nera dei cattivi, e si ritorcerà contro loro stessi.
Consigliato a chi desidera capire perché per gli ebrei la vita è sempre stata più dura, perché si sono rinchiusi in comunità ebraiche.
Questo romanzo mi ha ricordato ‘’La cattedrale del mare’ , a proposito dell’antisemitismoe della parte avventurosa del racconto . Altre volte, mi ha ricordato Moll Flanders, soprattutto per le belle descrizioni della vita cittadina.
Bellissima la figura di Anna del Mercato, donna povera, ma ricca di sentimenti .
Altrettanto bella la descrizione del ‘casino’ , così com’era strutturato a Venezia, la prostituzione nata dalla povertà e dall’indigenza, lo sfruttamento da parte della delinquenza.
Leggetelo, vale!