La prigioniera del silenzio
Letteratura italiana
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LA PRIGIONIERA DEL SILENZIO
In questo romanzo Valeria Montaldi ci accompagna in una storia dove le donne ancora una volta si devono arrendere al volere altrui, senza poter decidere della propria vita.
Le due protagoniste di questo libro, Giulia Bondimier e Nicoletta, sono di estrazione sociale completamente diversa, ma entrambe devono sottostare al volere degli uomini, ritenuti nel medioevo nettamente superiori al genere femminile. Tutto questo per colpa dell’influenza della chiesa, che in quel periodo storico aveva un valore predominante.
Sia Giulia che Nicoletta, entrambe rimaste gravide, una per amore e l’altra per una violenza, dovranno separarsi dai loro bambini per evitare lo scandalo a cui sarebbero andate incontro se avessero fatto una scelta diversa. La loro vita e quella dei loro figli si intreccerà in maniera sorprendente ed imprevedibile. Pur rimanendo nei canoni classici del romanzo storico, la storia è stata bene costruita a discapito forse dell’aspetto puramente storico. Questo romanzo beneficia comunque di quel valore aggiunto che si chiama Valeria Montaldi; veramente un ottima interprete ad imbastire storie credibili ma anche appassionanti.
L’unica nota negativa è secondo il mio parete la copertina, che non fa onore al libro, in quanto abbastanza insignificante e poco incisiva, incapace di “catturare” nuovi lettori, che non conoscono questa bravissima autrice.