La pelle intera
Letteratura italiana
Editore
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Bella lettura
La pelle intera di Giulio Angioni è un libro importante e coinvolgente. Non ha il piglio di chi ha una tesi da sostenere o un nuovo filone narrativo da inaugurare o da raddrizzare. Questo scrittore però nei suoi romanzi e racconti ha spesso assunti forti ed evidenti, anche tematizzabili in una tesi. In questo suo romanzo si può trovare almeno un tema portante e importante, e cioè lo smarrimento in cui ci si poteva trovare in una tragedia collettiva come quella della secnda guerra mondiale durante l'occupazione tedesca, specialmente da parte dei più giovani, anch'essi sollecitati e obbligati a prendere partito con le armi in pugno. Efis Brau, il protagonista, è infatti soprattutto un adolescente costretto a fare i conti con una tale tragedia. Ma La pelle intera è prima di tutto un libro che nasce da una forte esigenza di racconto e quindi di senso, che prende a tema la catastrofe di una delle più tremende guerre in cui siamo stati implicati negli ultimi secoli.
Secondo me lo fa in modo nuovo, per me, e molto efficace, spesso commovente, sempre più che interessante. Angioni, dopo il bellissimo Le fiamme di Toledo, continua a carburare bene, specie con Doppio cielo, racconto di miniera, ma ancora una volta in tempo di guerra.
Indicazioni utili
Per salvar la pelle intera
La guerra civile italiana, o europea, nella seconda guerra mondiale: un diciassettenne costretto a scegliere da che parte stare, senza i mezzi e i modi per poter prenderla lui da sè, la decisione, che ti mette le armi in pugno. Su questo si gioca la posta di riuscire a sopravvivere. Anche se il punto di vista prevalente è che la guerra è la più grande e stuida scifezza umana, ma che una volta scoppiata e essendoci implicati, è meglio viverla da eroi, o almeno avendo scelto bene il campo.