La figlia del papa
Letteratura italiana
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Una Lucrezia Borgia riabilitata
E’ un affascinante scenario quello che ci presenta Dario Fo, e ce lo presenta da par suo alzando il sipario su uno spettacolo teatrale remoto e per certi aspetti attuale : tra la fine del ‘400 e l’inizio del ‘500 ne succedevano di tutti i colori nella nostra penisola, terra di papi corrotti, di signorotti avidi di potere, di regni vetusti, di scorribande straniere. In questo contesto, ecco la figura dominante di una donna famosa, la “figlia del papa” appunto, quella Lucrezia Borgia sulla quale si sono versati fiumi di inchiostro, sono state fatte supposizioni maligne, si sono radicati sospetti d’ogni genere. Figlia di Alessandro VI e sorella di Cesare Borgia, principe scellerato e corrotto, autore di manovre politiche audaci in cui si mescolavano delitti ed astuzie, Lucrezia seppe emergere, figlia del suo tempo è vero, ma anche, nonostante le avversità familiari e ambientali, signora incontrastata, mirabile tessitrice di trame di potere a Roma ed a Ferrara, tra matrimoni (ben tre) più o meno riusciti e maternità ripetute (ben nove) e dall’esito non sempre felice. Dario Fo ne narra la vita, spesso in forma di dialogo tra i personaggi principali, cercando di capire e di far capire al lettore gli aspetti multiformi di questa donna, capace secondo una consolidata storiografia di sfrenati slanci passionali, amante del lusso e dei gioielli, ambiziosa e disposta a tutto, anche ad avvelenare per vendetta il prossimo, come la sua memoria emerge nell’immaginario collettivo. Ma Dario Fo vede (e forse ci azzecca) un’altra Lucrezia Borgia: non un mostro, ma una figura di donna buona ed amorevole, pronta al perdono, a sacrificarsi per i figli, esperta amministratrice , dispensatrice nell’ultima e più tranquilla parte della sua vita di consigli saggi, sulle orme addirittura di San Bernardino e Santa Caterina da Siena. Lucrezia Borgia deve molto della sua discutibile fama alla famiglia Borgia e all’alone di corruzione e di intrighi diabolici che l’hanno segnata nel tempo, ma credo che meriti credibilità il quadro che fa di lei Dario Fo e che conferma il titolo di uno studio di Giuseppe Carponi del lontano 1866 su Lucrezia, definita come “Una vittima della Storia”. Consiglio di leggere “La figlia del papa”, soprattutto a chi ama lo stile irriverente e allusivo del nostro Premio Nobel e le vicende storiche, ben descritte e avvincenti, di una parte del nostro Rinascimento.
Indicazioni utili
LA FIGLIA DEL PAPA
Con uno stile emozionante e ricco di phatos, Dario Fo racconta la vera storia di Lucrezia Borgia.
Figlia illegittima di Papa Alessandro VI, madre di numerosi figli e sposata tre volte, viene spesso definita come una delle figure più controverse del Rinascimento italiano.
Di sovente considerata un'avvelenatrice spietata ed assetata di potere, viene invece dipinta dall'autore come una donna forte, intelligente, e vittima delle ambizioni espansionistiche del padre e del fratello Cesare, che non esitano a combinare e disfare matrimoni e ad usare le relazioni amorose di Lucrezia per rafforzare le loro alleanze politiche.
L'ultimo marito, Duca di Ferrara, una volta riconosciuta la sua abilità diplomatica, non tarderà ad affidarle la conduzione politica del ducato dove Lucrezia sarà acclamata e fonderà un monte di pietà per i cittadini.
Ho letteralmente divorato questo bellissimo romanzo storico che svela intrecci, segreti ed amori, luci ed ombre del nostro Rinascimento e della vita di una delle nobildonne italiane più famose di tutti i tempi.
Dario Fo ha la capacità di catturare completamente l'attenzione e di calare il lettore all'interno dei suoi meravigliosi scritti. Decisamente consigliato.