L'uomo che curava le donne
Letteratura italiana
Editore
Recensione della Redazione QLibri
Un bel romanzo storico
Sorano, personaggio centrale del romanzo, è effettivamente esistito ed è stato un grande e rivoluzionario medico dell’epoca imperiale, attivo ad Alessandria d’Egitto e successivamente a Roma.
Il romanzo lo accompagna dall’infanzia ad Efeso, agli studi e alle prime esperienze cliniche ad Alessandria, fino al suo arrivo a Roma, dove si impegna ad ampliare le proprie conoscenze mediche e spende gran parte della propria vita per insegnare a medici e ostetriche l’arte di curare le donne e assisterle nel momento rischiosissimo del parto.
Un innovatore, un rivoluzionario della medicina, un uomo che riuscì in tempi difficili a barcamenarsi fra poteri opposti e lotte religiose, perseguendo il proprio obiettivo culturale e scientifico.
Sotto questo aspetto il libro ha il pregio di introdurci a considerare quanto dobbiamo ai primi studiosi nel campo medico e quanto fosse più difficile essere donne e madri in quei tempi.
Ci regala anche un bell’affresco di alcune fiorenti città del passato remoto.
Per quanto riguarda il piano puramente narrativo ho trovato il libro talvolta un po’ prolisso e ripetitivo.
Molte considerazioni sull’impatto del Cristianesimo sulla storia dell’Impero e sulla resistenza dei Giudei nei confronti della Lex Romana e dell’occupazione della Palestina, vengono ripetuti più volte, col risultato di appesantire la lettura.
Anche il personaggio centrale, Sorano, seppur indiscutibilmente ben descritto nel suo carattere e nelle motivazioni delle sue azioni, non mi ha affascinato quanto avrebbe dovuto. Né tantomeno i personaggi di contorno, compresi quelli di maggior spessore. Ho avuto la sensazione che in tutti mancasse quell’alito di vita vera che talvolta consente ad un personaggio di essere vissuto come un amico fino al punto di soffrire della sua assenza al momento di chiudere definitivamente il libro.
Per tutto il racconto mi è sembrato che fossero in qualche modo carenti i sentimenti veri: tant’è che solo alla fine, quando Sorano incontrerà la donna che sposerà, il libro prenderà vita e calore attraverso la descrizione dell’amore e della complicità che lo unirà alla moglie.
La lunga relazione con l’altra donna amata per quasi tutta la vita, invece, non appare che come un fatuo amoreggiare non sorretto da veri sentimenti nè da una passione reale.
Nel complesso il libro è comunque piacevole da leggere perché scritto con una prosa elegante e scorrevole e l’argomento, per chi ha interesse alla storia dell’Impero Romano in genere e della medicina dell’epoca in particolare, è affascinante.