L'impero dei draghi
Letteratura italiana
Editore
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Opinioni inserite: 8
Dalla Cina con Furore
Il libro si presenta ben strutturato e approfondito sotto tutti gli aspetti come è ovvio aspettarsi da un libro di Manfredi. L'incipit è molto coinvolgente al punto che mi sono ritrovato a trattenere il fiato durante la fuga dei romani. Anche il proseguo della storia è abbastanza entusiasmante vista la capacità dell'autore di saper rendere interessante e piacevole ogni momento del romanzo anche nei suoi momenti "lenti". Tuttavia, verso i capitoli finali, arriva la sgradevole e del tutto imprevista svolta. Un romanzo che fino a quel momento era risultato molto ben strutturato, diventa un fatiscente miscuglio di elementi "pacchiani". Personalmente lo sviluppo dell'ultima parte del libro mi è sembrata molto scarna ed esagerata al punto che mi è quasi sembrato di leggere un copione di un film d'azione. Un vero peccato perchè se quell'ultimo 30% del romanzo fosse stato sviluppato in modo diverso sarebbe stato un ottima storia come lo era il restante 70%
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il diverso e' più uguale di quello che sembra
Come sara la Cina?
Molti di noi potrebbero esserci già stati, chi lo desidera ardentemente probabilmente andrà in futuro.
In ogni caso questa possibilità e' offerta a tutti al giorno d'oggi.
Ma come sarebbe stato, se noi fossimo nati centinaia di anni fa???
In un libro farcito di descrizioni incredibili, magiche e appassionanti possiamo scoprirlo.
Attraverso gli occhi di un uomo come pochi su questa terra: un uomo colto, forte, determinato e fedele, Marco Metello Aquila, grande condottiero romano al servizio di un grande imperatore.
Solo lui ci mostrera', aiutato dai suoi uomini fedeli, come era il mondo di una volta.
Tutto ciò che noi reputiamo diverso e insormontabile, in questo libro si fa vicino, a un passo di distanza, uguale...
Tutti i grandi imperi si assomigliano, ogni grande patria e' magica e intrigante.
Tra battaglie indimenticabili, marce infinite, baci appassionati e clangore di armi e freccie e' possibile trovare la pace e la verità che gli uomini ricercano...
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Un Cielo nuovo
Eccomi alla conclusione del mio primo -felice- incontro col celebre Valerio Massimo!
Ebbene, nonostante bazzico costantemente il genere non avevo letto mai nulla di questa celebrità e dunque sono rimasta piacevolmente sorpresa.
Premetto che personalmente non lo classificherei propriamente come un romanzo storico, perché, nonostante accenni e descrizioni riguardanti l'Impero ai tempi di Gallieno e Valeriano, tutta la storia è contornata da elementi quasi favolistici.
Non è tutto inventato (Manfredi si è avvalso dell'aiuto di un'esperta dell'argomento) ma ovviamente quest'idea di far incontrare due culture così lontane suona molto 'irreale' (anche se hai tempi di Roma ci hanno provato! Perché non sia accaduto tocca a voi scoprirlo!).
Taqin Guo e Sera Maior, cosa sarebbe successo se questi due potentissimi e vastissimi Imperi si fossero incontrati?
E' questa l'idea alla base di quest'epopea mozzafiato, coinvolgente, piena di avventure ed emozioni.
A me è piaciuta tantissimo, mi ha tenuta incollata alla pagine senza fatica, ogni momento della giornata era buono per leggerlo. Il fatto che sia più leggero, meno 'storico', lo rende adatto ad ogni palato, senza che per questo perda il suo valore letterario e la possibilità di insegnare qualcosa.
Ogni tassello trova il giusto posto, le vicende si susseguono l'una dietro l'altra tenendo sempre alta l'attenzione.
E poi, mi ha stupita... stupita tantissimo. Che cosa? La Cina! Che descrizioni, che parole per mostrare paesaggi degni di un fantasy (che esistono!), incantati, fuori dal mondo... in questo verso è stata una lettura immaginifica, capace di trasportare in un altro mondo distante quasi due millenni ma ancora attuale.
Le avventure dei romani in una terra così ricca ed esotica per quanto improbabili (o no?) sono davvero interessanti, piene di suspance, sono personaggi accattivanti che simpatizzano col lettore. Il confronto che ne scaturisce con la civiltà e le genti cinesi risalta eccezionalmente, gli occidentali così concreti e 'fisici', gli orientali con menti e cuori protesi al cielo... una stretta di mano che solletica la curiosità di chi legge.
Alcuni elementi forse sono un po' forzati, è vero, messi lì per stuzzicarci ancora di più, tuttavia il tutto è ben amalgamato e risulta gradevolissimo, senza difficoltà di assimilazione.
Virtù, vendette, cozzar di spade (gladi e katane), valore, amicizia, tenacia, lealtà, amore, odio, rammarico... si può trovare un po' di tutto per tutti i gusti.
Per cavare qualche pecca, il finale è un po' troppo stile happy end (opinione strettamente personale) e alcuni passi sono piuttosto prevedibili, o troppo succinti, ma non sono 'difetti' sminuenti.
La narrazione è fluida, non ci sono termini astrusi, qualche parola in lingua qua e là ma a cui si può tranquillamente arrivare.
In definitiva davvero una bella avventura, gustosa, straripante, 'fresca', tiene col fiato sospeso e si fa divorare.
Buon per tutti, consigliatissima!
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L'impero dei draghi
Senza dubbio è il miglior Manfredi mai edito fino a "Il mio nome è Nessuno", la storia narra le disavventure, meglio chiamarle così visto la prematura scomparsa della moglie Clelia uccisa a tradimento, prigionia, la lontananza da casa e la quasi morte per mano dell' eunuco Wei, di Marco Metello Aquila e del suo sperato ritorno dal figlio. L'inizio è chiaramente romanzesco e già visto, il sopravvissuto al massacro che muore esattamente dopo aver avvisato Clelia, la quale morirà anch'essa dopo aver avvisato il marito, tuttavia il romanzo si rianima con la prigionia ad Aus Daiwa e l'Odissea della piccola legione attraverso il grande Est. La trama è in crescendo e raggiunge il parossismo con il duello tra Metello e Wei nell'arena prima, l'avvento dei demoni rossi nella battaglia finale poi. Il romanzo eccelle inoltre per il sapiente e imparziale confronto tra l'Ovest Romano e L'Est Cinese, che offrono spunti di riflessione anche a noi e alla nostra mania di denigrare gli altri perché non c'è dialogo o più semplicemente perché manca la volontà di comprendere e uscire dai propri limiti.
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Promosso
Primo libro di Manfredi che leggo e devo dire che mi ha sorpreso positivamente. Avevo paura che, non conoscendo bene la storia, avrei avuto difficoltà nella lettura. E invece no. Il libro è molto semplice e scorrevole. La parte storica è molto ben curata.
Per quanto riguarda l'avventura di Metello devo dire che la parte iniziale e quella finale sono veramente ben fatte. Prende volgia di leggere. E' incalzante, ricco di avvenimenti. L'autore riesce a catturare l'attenzione del lettore. La parte centrale, invece, cioè quella del viaggio tra la Persia e la Cina è "troppo tranquilla", succede poco o niente. Annoia un po'. Tra l'altro mi ricorda i viaggi di Marco Polo. Un po' scontata. Comunque il libro, di per sé, mi è piaciuto molto. E' un genere che mi piace e che continuerò a leggere.
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Uno dei migliori libri di Manfredi
Assieme a l'ultima legione, è il libro di Manfredi che mi ha colpito più positivamente, tanto che gli ho dato quasi il massimo dei voti (per quanto mi riguarda lo stile di Manfredi non merita 5 perché inserisce sempre all'interno dei suoi romanzi oggetti antichi dal nome misterioso che poi uno è costretto a cercare per capire che diavolo sono). La storia è bellissima e tocca tanti temi, il viaggio, l'amicizia, la nostalgia di casa, l'onore, l'amore (anche se quest'ultimo in maniera un po' forzata). Anche la fusione con la cultura e le leggende cinesi è ben fatta e il finale è proprio bello! Da leggere!
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Viaggio nel regno della seta!
L'impero dei Draghi di Valerio Massimo Manfredi.
Personalmente mi ha rapito davvero, sarà che adoro le storie dell'antica Roma, soprattutto quelle ritoccate dal fantasy.
Come al solito Manfredi mi colpisce con il suo modo di descrivere l'ambiente, i paesaggi che circordano la storia.
Si potrà notare anche una certa evoluzione emotiva che avviene nel protagonista Marco Metello Aquila e il principe cinese Dan Qing.
Plasma nel giusto modo la storia, per renderla fantastica.
Sfrutta in modo perfetto leggende del calibro della Legione Perduta, riproponendole al meglio. I Demoni Mercenari dagli occhi tondi sono tornati dalla tomba per scontrarsi con le formidabili Volpi volanti!
L'unica cosa che mi sento di segnalare, forse, è il modo con cui inserisce la storia d'amore nel romanzo, non so, mi ha dato l'impressione di essere forzata, incastrata li' perché deve esserci e basta.
Lo consiglio in ogni caso, secondo me rimane un bel libro da leggere, il finale poi mi ha decisamente convinto in positivo, quindi perché no? Non ne rimarrete delusi ;)
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Marco Metello Aquila
Cosa sarebbe successo se due imperi come quello Romano e quello Cinese si fossero incontrati davvero?
Ho letto questo libro qualche anno fa, ma ricordo che questa domanda mi affascinò moltissimo.
Manfredi è senza dubbio un grande narratore di avventure, si basa su documenti storici e ne trae delle storie molto avvincenti che ti trasportano in mondi ed epoche lontane.
Le imprese dell'integerrimo comandante romano Marco Metello Aquila, dei suoi fidi legionari e del misterioso principe cinese sono raccontate con ritmo serrato e pathos... Combattimenti, tradimenti, imboscate, onore e gloria...ci sono tutti gli ingredienti per lasciarsi trascinare in questa fuga ai confini del mondo, fino all'Impero dei Draghi.
Non ho letto proprio tutti i suoi libri, ma questo è quello che mi è piaciuto di più!