Narrativa italiana Romanzi storici L'anno della vittoria
 

L'anno della vittoria L'anno della vittoria

L'anno della vittoria

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

L'anno della vittoria è quello che va dal novembre 1918 all'inverno successivo, e si annuncia con «un silenzio profondo e impressionante» che segue i furiosi cannoneggiamenti degli ultimi giorni di guerra. Quando il giovane Matteo, saltando i posti di blocco militari, riesce a salire fino al suo paese sull'Altipiano, che aveva abbandonato quattro anni prima, rimane impietrito. La guerra non ha lasciato più nulla di quello che il ragazzo aveva custodito nel ricordo, né case, né prati, né boschi. Il regno dei cervi, degli urogalli e degli abeti bianchi non esiste più: affiora soltanto una distesa lunare di macerie e di crateri spenti. Quella che Mario Rigoni Stern racconta è la storia di una famiglia e di un paese, il lento e faticato ritorno alla vita. Moderni Robinson, Matteo e i suoi devono arrangiarsi con i relitti di un immane naufragio, riprendere una fatica di formiche, riannodare i fili degli affetti e dei sentimenti, tornare a cercare un dialogo con la natura di casa, sullo sfondò di tensioni e di inquietudini.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0  (1)
Contenuto 
 
4.0  (1)
Piacevolezza 
 
4.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
L'anno della vittoria 2019-01-23 13:32:06 catcarlo
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
catcarlo Opinione inserita da catcarlo    23 Gennaio, 2019
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

La ricostruzione

Si tratta del secondo tassello della ‘Trilogia dell’Altipiano’ e raccoglie il testimone da ‘Storia di Tönle’ al quale è vicino dal punto di vista stilistico, ma ben diverso nell’andamento. I punti in comune sono l’Altopiano di Asiago – che dà il titolo alla mini-serie completata da ‘Le stagioni di Giacomo’ – e la Grande Guerra, ma è proprio la brutalità dei combattimenti che divide i due racconti: tanto gravi sono gli sconvolgimenti, geografici e psicologici, che sono intercorsi da non poter rendere conciliabili il ‘prima’ e il ‘dopo’. Non a caso, il percorso del primo volume va dalla vita alla morte e questo segue l’itinerario contrario: il mondo di Tönle è andato in pezzi e tocca alla famiglia di Matteo come ai suoi compaesani rimetterli insieme, ma la cesura resta intatta, rappresentata plasticamente dai centri abitati che rinascono basati su criteri e disposizioni radicalmente diversi da quelli rasi al suolo dalle cannonate. Inevitabile allora che alle aperture internazionali vissute dal protagonista del romanzo precedente, qui non ci si stacchi dalle radici che anzi bisogna ripiantare. Dopo il quattro novembre, gli abitanti dei Sette Comuni, sfollati nel pedemonte quando non più lontano in pianura, aspirano a tornare sulle loro terre: l’impatto iniziale è di infinito scoramento – non è rimasto più nulla oltre a trincee, acquartieramenti e morti, morti dappertutto – ma la voglia di reimpossessarsi della propria esistenza è più forte di tutto, inclusi gli inevitabili impicci burocratici dovuti soprattutto al disinteresse di politici e funzionari preoccupati più che altro di ottenere dividendi dalla ricostruzione. Siccome il conflitto ha sparpagliato gli uomini un po’ ovunque, il ritorno a casa dei reduci (fra i quali il padre di Matteo) è accompagnato dalle nuove idee di uguaglianza, sociale ed economica: una versione mite, seppur rafforzata dalla solidarietà delle comunità montane, che comunque il nascente fascismo si incarica di iniziare a estirpare. Nella sua lingua falsamente semplice – molte sfumature si colgono solo procedendo con lentezza e attenzione nella lettura – l’autore riesce a ricreare (rielaborando ricordi familiari o dei compaesani) con efficacia il piccolo mondo che stava rinascendo assieme ai suoi riti e alle sue abitudini cercando una propria dignità, malgrado la miseria sempre in agguato. Sono molti i passaggi poetici dedicati alle piccole cose o ai paesaggi che si trasformano con il passare delle stagioni, ma non da meno si rivelano quelli in cui lo scrittore esprime il suo profondo antimilitarismo: la strage insensata i cui frutti, i cadaveri, giacciono quando va bene sotto un sottile strato di terra, la distruzione della natura e in special modo del bosco, fonte di vita per i montanari; il poco rispetto per chi è sopravvissuto, costretto spesso a elemosinare quanto promesso durante la guerra o al momento dell’armistizio. Il libro è popolato da decine di personaggi che sanno essere vivi, seppur siano descritti a volte con pochi paragrafi: dal vecchio Tana al reduce meridionale inselvatichito sui monti, nessuno passa inosservato, incluso Carlo Rosselli nel ruolo di ‘special guest star’. Al termine dell’antifrastico ‘anno della vittoria’, dopo tanta morte arriva una nascita: importante dal punto di vista simbolico, ma forse ancor di più da quello artistico grazie alla bella scena di Matteo spedito a chiamare il dottore.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
120
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.4 (2)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il sistema Vivacchia
Le furie di Venezia
Eredi Piedivico e famiglia
I giorni di Vetro
Io sono Marie Curie
Morte nel chiostro
La Santuzza è una rosa
Sono tornato per te
La portalettere
La fotografa degli spiriti
Il boia e la contessa
Rubare la notte
Non si uccide di martedì
Oro puro
Ferrovie del Messico
Resta con me, sorella