L'anello di ferro
Letteratura italiana
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Opinioni inserite: 5
Un romanzo a tinte gialle dalle suggestive atmosfe
Recensione
Mi piacciono molto i romanzi con ambientazione storica, e devo dire che appena ho aperto la prima pagina di questo libro, non sono riuscita a placare la curiosità per questa meravigliosa storia!
L’ho terminato in pochi giorni e ne sono rimasta affascinata davvero tanto! Tutto comincia con l’agguerrito e implacabile antagonismo che esiste tra le due antiche stirpi dei Rosetum e dei Tarsia, come spesso accade nei buoni romance storico-medievali che si rispetti. Per non parlare del fatto che la trama sia pervasa da quel pizzico di tono ‘rosa’ che mette al centro di tutto un bacio rubato. La classica causa che scatena nuovamente i rancori, per un po’ rimasti sopiti, ma mai cancellati fra due valorose famiglie nemiche. Le vicende ambientate in una selvaggia e indimenticabile Calabria medievale riescono a includere ogni genere romanzesco: l’intrecciarsi dei profili di tanti personaggi principali e secondari, le appassionate storie d’amore, ma soprattutto questo libro è adatto per chi ama il periodo ‘buio’ del Medioevo, i suoi colori di contrasto e la passionale istintività degli uomini di quel tempo. In tutto aleggia il mistero che vibra intorno alla scomparsa di Giselda, cugina e futura sposa di Manlius di Tarsia. Il prode guerriero dopo un lunghissimo tempo trascorso in battaglia lontano da casa torna al suo castello per ritrovare il padre Timoteo e il fratello Goffredo. Non appena viene a sapere che la sua promessa sposa non ha aspettato il suo ritorno ed è fuggita con Aureliano dei Rosetum, il quale l’ha brutalmente uccisa e stuprata, Manlius viene accecato dalla rabbia e dall’antico rancore che serba da sempre per quella famiglia. Ma sarà davvero tutto come sembra? O è molto più facile vedere come colpevole un antico nemico rispetto che guardare in faccia la realtà? Questo libro ci mostra ancora una volta come le cose spesso non siano come sembrano. Non mancheranno colpi di scena e personaggi essenziali come la serva Amelina e il piccolo storpio Livio: per non dimenticare di Gauda e Yusuf, grandi amici da sempre di Manlius. E poi il mistero che racchiude il titolo del romanzo,il quale apre le porte ad un’affascinante e bellissima donna dal temperamento forte e davvero sorprendente: Silia, la figlia di Alberico dei Rosetum. Una ragazza dal fascino diabolico, ma che mostrerà una fervida saggezza e intelligenza. Un libro dai risvolti emozionanti che non ti fa staccare gli occhi dalle sue pagine! Una lettura consigliata soprattutto a chi ama questo periodo storico e gli intrighi familiari.
Francesca Ghiribelli.
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Bello!
Siamo nel 1100, in Calabria. La storia di due famiglie rivali si incrocia ancora una volta, dopo che avevano stabilito una tregua e provato ad ignorare i vecchi dissapori. Questa volta, la promessa sposa del protagonista viene stuprata e uccisa. Ne seguirà una caccia all'uomo, che lascia davvero poco spazio a ogni altro pensiero. Questo libro prende fin dalle prime pagine, coinvolge e appassiona, tanto alla storia d'amore, quanto al mistero.
L'autrice è molto brava a mantenere sempre alta l'attenzione del lettore, introducendo moltissimi elementi nuovi, grazie ad una trama che non ha punti deboli, ma anzi, è molto solida e ben costruita. Ogni elemento è inserito nella trama al punto giusto ed è approfondito quel tanto che basta per permettere di comprenderlo.
Altro punto a favore di questo libro sono i personaggi, molto ben costruiti e il cui punto di vista viene alternato durante la narrazione. Vengono approfonditi i loro caratteri lasciando spazio ai loro pensieri, consci o inconsci che siano. Avendo solo 283 pagine, la Albanese ha fatto un ottimo lavoro sui tutti i suoi personaggi, i protagonisti e anche i secondari, che vengono approfonditi quasi quanto i primi. L'autrice riesce a rendere molto bene i caratteri di ognuno, da Silia, donna forte, indipendente e coraggiosa, che è riuscita a farsi spazio in un mondo di uomini grazie all'astuzia e alla sua bellezza, fino a Manlius, uomo coraggioso, valoroso, che non rinuncia alla ricerca della verità, neanche quando potrebbe fare finta di non avere nessun tipo di dubbio. Persino il cattivo (che non rivelerò) è reso benissimo, con i suoi dilemmi e i suoi desideri, che non verranno svelati fino alla fine.
é un romanzo piacevole, l'ambientazione è resa molto bene e non si capisce dove finisce la realtà e dove comincia la fantasia dell'autrice. Si divora in poche ore, coinvolge come pochi altri libri. Consigliatissimo!
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Un medievale coi fiocchi.
Erano anni che non leggevo un medievale così bello. In questo libro c’è tutto ciò che ho sempre cercato in un romanzo che tratta quest’epoca a me tanto cara. Lo stile è impeccabile, molto accurato soprattutto nei particolari e nell’uso dei termini. Purtroppo l’Albanese descrive fin troppo bene i soprusi e le invidie che erano presenti a quel tempo, ma questo non fa altro che alimentare l’interesse del lettore. La trama è infatti intrigante, coinvolgente e mai scontata.
I personaggi sono descritti con molta cura e non sono i classici eroi cui solitamente sono abituata. Manlius è unico e non per il suo aspetto estetico che comunque non è sottovalutabile ma per la sua dignità, il suo coraggio e la sua intelligenza. E’ un vero uomo, di quelli con la “U” maiuscola, dove il rispetto e l’onore sono sentimenti sinceri, radicati nell’anima.
E Silia è una donna forte, scaltra e di larghe vedute. Costantemente alla ricerca della verità tanto che sarà proprio lei, con il suo coraggio e la sua dolcezza a mantenere viva la lettura. Anche i personaggi secondari sono studiati molto bene. Ho ammirato il coraggioso Gauda che per amore di Betta non ha esitato a rischiare la sua vita e sono rimasta affascinata da Yusuf, il saraceno taciturno e leale. E poi Timoteo, Aureliano, Pietro, Goffredo, Amelina, Livio… me li ricordo tutti perché ognuno di loro mi dato qualcosa. Nel bene o nel male hanno lasciato il segno e penso proprio che questo romanzo sarà uno di quelli che rileggerò presto.
Tra l’altro è appena uscito il secondo libro della serie (L’Oscuro mosaico, edito sempre dalla Leggereditore), di cui non si sa ancora da quanti libri sarà composta, ma che ha tutta l’aria di essere meglio del primo.
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Bellissimo
Se c'è un'autrice italiana brava questa è Ornella Albanese.
Ho letto quasi tutti i suoi romanzi ma L'anello di ferro li batte tutti. Scritto bene, con una trama corposa e descrizioni minuziose ma non pesanti, questo romanzo coinvolge dall'inizio alla fine. Non ci sono i soliti "due" protagonisti sui quali si sviluppa l'intera trama. Qui ogni personaggio ha la sua storia, bella e interessante e che vale la pena di scoprire e seguire.
Consigliatissimo!
L'anello di ferro
Era da tempo che non leggevo un bel Romance storico italiano nonostante il medioevo non sia uno dei miei periodi storici preferiti.
Niente da eccepire sulla curata ricostruzione storica e sulla perfetta combinazione tra eventi storici e il frutto della fervida fantasia dell'autrice.
Un romanzo che si legge tutto d'un fiato e che ti coinvolge sin dalle prime pagine perché non c'è solo un'intensa storia d'amore ma anche un mistero da risolvere.
I punti di vista non sono solo quelli dei due protagonisti ma anche dei personaggi secondari senza problemi per il lettore.
Stile scorrevole, trama intrigante ed originale, giusta dose di suspance e per finire personaggi (sia principali che secondari) ben caratterizzati.
Dimenticatevi la donzella in pericolo e il cavalier servente che corre a salvarla: Manlius è un uomo forte, con grande senso dell'onore e coraggioso ma non solo... mentre Silia è una donna combattiva ma allo stesso tempo arrendevole, intelligente, coraggiosa e molto astuta. Una bella coppia.
Se siete alla ricerca di un romanzo fatto di lotte, intrighi e misteri allora questo è il libro che fa per voi.