Io sono Marie Curie
Letteratura italiana
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Oggi è…
“Oggi è solo un altro giorno in cui essere una donna vale meno dell’essere un uomo”.
Sono le lapidarie parole di Marie Curie di fronte all’ennesima ingiustizia subita, di fronte all’ennesima prova che il mondo agli inizi del Novecento non è pronto ad accettare che una donna possa essere geniale, intuitiva, capace nelle scienze come o anche più di un uomo.
Marie può avere messo la carriera davanti a tutto, lavorare strenuamente in laboratorio giorno dopo giorno nel tentativo di isolare i nuovi elementi di cui ipotizza l’esistenza, inseguire con tenacia le proprie intuizioni, ma per il mondo accademico lei rimane solo la moglie e aiutante di Pierre Curie, al punto da metterne in discussione l’assegnazione del premio Nobel. Come se in quel laboratorio lei si occupasse di preparare caffè e rassettare l’attrezzatura, non di scoprire la radioattività naturale.
Eppure di fronte a tutte queste ingiustizie Marie non si è mai arresa. Non lo ha fatto da ragazza, in una Polonia occupata dai russi che impediva alle donne di proseguire gli studi, trovando il coraggio prima di seguire un’Università itinerante e segreta e poi di emigrare a Parigi. Non lo ha fatto da moglie, madre e poi vedova, non rinunciando mai alla propria emancipazione, anche a costo di sfidare pregiudizi e moralismi. Non lo ha fatto soprattutto come scienziata, combattendo sempre per affermare il valore del proprio lavoro.
“Io sono Marie Curie e io ho scoperto la radioattività! Questa è la mia scienza e questa sono io”.
Sara Rattaro confeziona un racconto intimo e avvolgente in cui prova a dare voce e sentimenti a questa figura straordinaria, provando a immaginarne la sfera privata ed emotiva. Aneddoti reali e fatti biografici si intrecciano così ad elementi più romanzati, quale la storia d’amore con il marito Pierre e le difficoltà di una vedova lavoratrice che non vuole rinunciare alla propria indipendenza, per arricchire quel ritratto austero in bianco e nero di passione, perseveranza, umanità, coraggio. Non si tratta certo di un racconto esaustivo, ma di pagine vivide e coinvolgenti, che si leggono con piacere pur nella loro semplicità e brevità, e che lasciano un prezioso invito a credere in noi stessi.
“La vita non è facile per nessuno. Ma che importa? Dobbiamo avere perseveranza e fiducia in noi stesse. Dobbiamo credere di essere dotate per qualcosa e questo qualcosa dobbiamo scovarlo”.