Il fuoco di Jeanne
Letteratura italiana
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I possibili volti di Giovanna D'Arco
Marta Morazzoni ha già al suo attivo numerosi romanzi e nel 1997 si è aggiudicata il Premio Campiello con “Il caso Courrier”.
Il suo ultimo lavoro si intitola “ Il fuoco di Jeanne” la cui protagonista è Giovanna D'Arco.
Il titolo desta l'immediato interesse dei cultori del genere storico e biografico, ma trattasi di un lavoro nettamente sui generis, destinato a evadere dal tracciato puramente storiografico.
L'autrice sembra affrontare una scommessa, ossia quella di riuscire a captare tra le molteplici testimonianze letterarie, storiche ed artistiche, notizie e spunti per dare corpo ad una interpretazione personale della vita della pulzella,.
Per riuscire a fare ciò, la Morazzoni si mette sulle tracce di Giovanna, percorrendo luoghi simbolo, città, castelli, musei, chiese, in un lento pellegrinaggio attraverso le terre francesi, cogliendo con occhi avidi e sognanti tutti i segni lasciatici dalla Storia.
L'intento dell'autrice è buono anche se non originale, le capacità espressive sono all'altezza , le testimonianze visive possiedono una grande forza e riescono a trasportare il lettore su quei luoghi e a quei tempi; tuttavia giunti al termine di questo tour un po' storico un po' mistico un po' fantasioso, ciò che rimane veramente tra le mani pensando a Giovanna D'Arco, è una sabbia leggerissima che vola via.
Tra tanta letteratura edita sull'illustre figura, questa prova di scrittura va avvicinata come testo narrativo sperimentale, come un gioco fantasioso che recupera dei tasselli del tempo e prova a disporli in maniera differente rispetto ai dettami tramandati dalla storia, come una torcia accesa tra le pareti buie di un Medioevo lontano anni luce.