Narrativa italiana Romanzi storici Il diavolo al Pontelungo
 

Il diavolo al Pontelungo Il diavolo al Pontelungo

Il diavolo al Pontelungo

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

Ritratto storico-satirico del rivoluzionario anarchico Mikhail Bakunin, il grande sconfitto della prima internazionale.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 2

Voto medio 
 
3.9
Stile 
 
3.5  (2)
Contenuto 
 
4.0  (2)
Piacevolezza 
 
4.0  (2)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Il diavolo al Pontelungo 2016-05-28 18:28:50 sonia fascendini
Voto medio 
 
2.8
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
sonia fascendini Opinione inserita da sonia fascendini    28 Mag, 2016
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

rivoluzionari in camicia di seta

Siamo a Locarno alla fine del 1800. L'Italia sta facendo i primi passi come stato unitario e anche il resto del vecchio continente si sta godendo la meritata pace, dopo i moti rivoluzionari di metà secolo. In realtà sotto la cenere cova il malcontento soprattutto degli anarchici e degli idealisti. Detto così, sembrerebbe che questo libro parli diffusamente di politca e di alti ideali. In realtà tratta questo argomento con ironia parlandoci con severità di uomini che vorrebbero essere degli eroi, ma non sono capaci di resitere alle tentazioni terrene.
Il libro ci racconta la storia di Michail Bakumin, un rivoluzionario che si rifugia sulle rive del lago di Lugano con la famiglia in una sorta di esilio/pensione. La sua fama attira giovani entusiasti da tutta Europa. Tra questi c'è chi approfitta dell'ospitalità e chi si fa dilapidare dai compagni un intero patrimonio. La prima parte del libro ci parla delle vicende pù casalinghe di questo strano gruppo. L'acquisto di una tenuta che si rivela un pozzo senza fondo capace di far scomparire enormi quantità di denaro e un Bakumin completamnte immedesimato nel suo ruolo di ricco uomo di campagna che avrebbe essere solo un pretesto per celare la su identità. Tra una spesa e l'altra fa capolino il progetto di una rivolta anarchico-sondacalista in quel di Bologna.
La seconda parte del volume ci porta dentro la rivolta. Qui i rivoltosi diventano ancora meno credibili. La loro impresa più rilevante sembra essere l'incursione in una sartoria alla moda, dalla quale escono rivestiti a festa e alleggeriti del gruzzolo che avrebbe dovuto finanziare la loro impresa.
Mi è sembrato interessante l'idea di dare un'immagine più umana di questi cospiratori con aspirazioni di immortalità. Questo scritto, però risale al 1927 e non porta molto bene la sua età. Verboso, a tratti pesante da seguire. Non arrivo a dire che scoraggi il lettore dal terminarlo, ma di certo in alcuni punti non lo incoraggia. Le parti con le discussioni filosofiche tra i vari cospiratri, possono interessare o meno, ma comunque sono troppo numerose. Non sempre facili da seguire anche tutti i personaggi che spesso fanno una breve apparizione contribuendo a confondere la trama ma senza darle un contributo di rilievo.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
no
Trovi utile questa opinione? 
100
Segnala questa recensione ad un moderatore
Il diavolo al Pontelungo 2011-01-01 11:14:42 Jan
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Jan Opinione inserita da Jan    01 Gennaio, 2011
  -   Guarda tutte le mie opinioni

L'invenzione della chimera.

Dell'anarchico Mikhail Bakunin non si ricorda altro che il nome.
Triste destino per un uomo che, sulle tracce di Max Stirner, aveva idealizzato un cambio radicale della società ocidentale.
Bacchelli, che in questo romanzo risulta dotato di stile affatto banale ma datato, ne mette in luce le contraddizioni.
Nette, vive, talvolta esilaranti.
Spiace che questo libro sia spesso esibito come oggetto di scambio nei mercatini dei navigli...
In verità, pur non assurgendo alle vette dell'opera più celebre di Bacchelli, "Il diavolo a Pontelungo" ebbe molta fortuna in terra d'Inghilterra, d'Olanda e, ovviamente, di Germania.
Doveva essere un racconto breve, ma l'autore si lasciò trascinare dall'aneddotica fino a risultare, per qualcuno, addirittura "biografico".
Ma un accento satirico profondo pervade tutto il narrato con esiti talvolta esilaranti.
Decisamente un testo da rivalutare.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
31
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il sistema Vivacchia
Le furie di Venezia
Eredi Piedivico e famiglia
I giorni di Vetro
Io sono Marie Curie
Morte nel chiostro
La Santuzza è una rosa
Sono tornato per te
La portalettere
La fotografa degli spiriti
Il boia e la contessa
Rubare la notte
Non si uccide di martedì
Oro puro
Ferrovie del Messico
Resta con me, sorella