Narrativa italiana Romanzi storici Fragile. Reverendo nel West
 

Fragile. Reverendo nel West Fragile. Reverendo nel West

Fragile. Reverendo nel West

Letteratura italiana

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Stati Uniti, seconda metà dell'800. La società sta cambiando, il mondo sempre più cinico e la Parola di Dio sempre più usata e abusata. A New York, il reverendo Enk Fragile, sente l'esigenza di intraprendere un nuovo cammino di fede e di vita. Si isolerà da tutto e da tutti sulle sponde del fiume più blues del mondo, il Mississippi. In seguito, dopo un decennio da eremita, ha bisogno di una nuova partenza. Un cammino nuovo, una sfida che rivoluzionerà la sua forma mentis: affrontare il Mitico West. E così, tra mandriani assassini, vecchi cowboy, biografi in cerca di storie da raccontare e amici che si rivelano traditori, vivrà la sua più grande avventura che cambierà il West e soprattutto cambierà lui.



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Fragile. Reverendo nel West 2018-11-26 08:52:46 Valerio91
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Valerio91 Opinione inserita da Valerio91    26 Novembre, 2018
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Un western leggero

Mettermi davanti un libro ambientato nel selvaggio West è quasi come invitarmi a nozze. Non a caso tra le storie che ho maggiormente amato negli ultimi tempi (oltre a quelle Western del mio autore preferito, Cormac Mccarthy, come "Cavalli Selvaggi") ci sono proprio alcune con questo preciso tipo di ambientazione, come "Paradise Sky" di Joe R. Lansdale e la serie TV "Westworld".
Ovviamente, per sfruttare l'efficacia di una tale ambientazione bisogna impegnarsi seriamente, soprattutto con un supporto non visivo come quello del romanzo. Giovanni Mattia è stato piuttosto bravo e, pur non dilungandosi in infinite descrizioni, con la sua passione riesce a farci respirare il contesto della sua storia: l'aria tesa dei saloon, dove una baruffa è dietro l'angolo; la carenza di moralità e il perenne senso di pericolo e quello che sembra essere molto caro all'autore: le ballate western.
Questo è un altro aspetto che mi è piaciuto: i sentimenti dell'autore si avvertono di pagina in pagina e nella sua storia traspare molto di sé stesso, pur non risultando un narratore troppo invadente, e questo mi ha ispirato una certa tenerezza.
Lo stile va affinato perché troppo carico di frasi fatte e va affinata anche la caratterizzazione dei personaggi, che troppo spesso agiscono avventatamente e in maniera inspiegabile, oltre a cambiare umore troppo facilmente. Tuttavia, ci sono le qualità per fare bene.

La storia ha come protagonista, per l'appunto, il Reverendo Enk Fragile, uomo di chiesa che ha dedicato la sua vita a Dio e che, inizialmente, si accontenta di predicare la parola del Signore a quei pochi che lo seguono. Tuttavia, un giorno si rende conto di essere nato per fare qualcosa di più: ovvero educare alla moralità quella che è la bestia più indomabile che ci sia: il selvaggio West.
Questo lo porterà a girare di paese in paese, alla ricerca di persone da redimere, ma lo porterà a scontrarsi con personalità forti e avversità difficili da superare. Tuttavia, il reverendo Fragile non si arrende e ci renderà partecipi della sua onorevole missione.
Riuscirà ad ammaestrare e a portare sulla retta via un mondo pieno di impostori e assassini? Sta a voi scoprirlo.

"Le solitudini finiscono spesso così: si uniscono per cercar riparo e quando lo trovano, non vogliono più lasciare il posto dove è nato un nuovo germoglio."

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