Cenere
Letteratura italiana
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Caccia alle streghe
Nel 2006 Tea Ranno esordiva con il romanzo, “ Cenere”.
Un romanzo già opera matura, impeccabile nella costruzione degli eventi, dei personaggi e nell'utilizzo del linguaggio.
Un grande affresco di un'epoca buia e minata da lotte tra potere temporale e spirituale, si delinea a tinte forti tra queste pagine, dominate da un ritmo narrativo incalzante; è il secolo XVII, aristocrazia e servitù, agi e miserie, tribunali e Inquisizione, giudici e prelati.
Calano le tenebre dell'intrigo, della violenza e della follia cieca in piccolo centro della provincia italica; la mano di Tea Ranno disegna con maestria una ragnatela sociale perfetta, ponendovi al centro eterne brame di potere e prevaricazione, unitamente a tanti esseri famelici siano essi principi o popolani.
L'epoca storica è quella in cui la caccia alle streghe funge da copertura politica per annullare i nemici, per vendicare le offese, per gestire scomode situazioni private e sociali.
Le vicende di Stefana e Caterina divengono specchio di un periodo storico complesso e oscuro, grazie alla capacità della scrittrice di delineare questi due volti contestualizzandoli e inserendoli in perfetta sintonia tra le pieghe della Storia.
Un lavoro di ottima fattura, degno figlio di una penna di spessore; il costrutto stilistico è estremamente ricco e ricercato, lontano dal linguaggio snello e rapido di tanta letteratura contemporanea.
Grazie alla capacità linguistica della Ranno, prendono vita immagini di luoghi e di volti fiammeggianti, lampi di luce e nicchie di buio dell'anima, cuori crudeli, miserie umane nere come la notte. Un romanzo che racchiude la vastità dei sentimenti umani, dalla misericordia alla bragia di potere. Romanzo spesso cupo per la crudezza dei fatti, eppure avvolgente e coinvolgente.
Un tassello prezioso per portare ricchezza e consistenza al genere storico, che meriterebbe di essere maggiormente conosciuto.