L'oltraggio
Letteratura italiana
Editore
Recensione della Redazione QLibri
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Di Erotico c'è solo la copertina...
Ci sono fenomeni inspiegabili, talmente incomprensibili per la ragione umana che probabilmente sono destinati a rimanere tali in eterno: non so, immaginate per esempio il mistero che avvolge la nascita dell'universo, il bing bang, le enormi forze di gravitazione generate dai buchi neri, la particella di Dio e chi più ne ha più ne metta...
Ma quello su cui sicuramente nessuno scienziato al mondo, vivente o di prossima generazione, troverà mai una spiegazione logica è: perchè migliaia e migliaia di donne hanno comprato e apprezzato '50 sfumature di grigio' ? E, non soddisfatte, hanno persino riempito le sale cinematografiche di mezzo mondo per rivivere in 2D l'avventura erotica che vede coinvolti Anastasia Steele ed il famigerato Mr.Grigio, al fine di cogliere meglio tutte le sue sfumature, forse non troppo evidenti sulla carta..
E se vi chiedete cosa c'entri in questo commento il romanzo di E.L. James, per gli amici Erika, ahimè, purtroppo un collegamento c'è.. perchè quel romanzo ha contagiato come un'epidemia la quasi totalità del genere femminile occidentale e, come la più temibile delle pestilenze, non solo infetta la mente delle povere malcapitate ma genera anche untori.
Come la nostra Sara Bilotti, untrice.. ehm scusate, scrittrice al suo esordio (se si esclude una serie di racconti) col romanzo L'oltraggio, che sappiamo già essere il primo di una trilogia.. eh già, perchè analogamente al ceppo virale delle sfumature, anche questa variante nostrana si diffonderà in tre ondate successive.
Ma non vorrei soffermarmi sull'autrice, la cui scaltrezza nell'approfittare dell'onda mediatica scatenata dal successo della collega Erika è quasi ammirevole, a mio parere.
Vorrei invece soffermarmi sulle lettrici, per capire, se possibile, come si possa rimanere affascinati e farsi coinvolgere da tali romanzi.
Ho sempre ritenuto estremamente difficile scrivere un romanzo erotico, non è affatto semplice sollecitare quelle corde della psiche (e non solo) facendo uso esclusivo delle parole e senza scadere nella volgarità. Richiede una scelta accurata dei termini, richiede una profonda conoscenza dell'animo umano e delle sue reazioni, al maschile e al femminile, saper raccontare una storia che sia in grado di generare una 'tensione' erotica. A pensarci bene è sicuramente più semplice suscitare sensazioni di paura, terrore, forse perchè più 'comuni' e meno legate alla sensibilità individuale.
Ho sempre immaginato però che la chiave del successo per romanzi di questo genere sia nella costruzione di una trama in cui la lettrice (escludo volutamente i lettori, perchè statisticamente poco interessati a questa categoria letteraria) possa calarsi come in un sogno e viverlo come tale, dando libero sfogo alla sua fantasia; non è quindi fondamentale l'ambientazione, potrebbe anche essere fantastica, surreale, è importante a mio parere la caratterizzazione dei personaggi che dev'essere quanto più possibile vicino alla realtà.. ed in questo forse gli autori giapponesi rappresentano l'eccellenza.
Per questo mi chiedo come possa aver ricevuto tanto successo un romanzo come "50 sfumature di grigio", in cui la protagonista Anastasia si presenta come una studentessa americana di 21 anni, bellissima e vergine... vergine?!? a 21 anni, in America, Washington, vergine?!?! E già per questo sarebbe da inserire nel guinness dei record..
Ma come se non bastasse, Anastasia sembra quasi del tutto analfabeta in materia sessuale.. insomma una vera 'rincoglionita' .. perdonatemi il termine .. al cui confronto persino la compianta Lucia Mondella degli sposi promessi sembrerebbe Moana Pozzi.
E per finire, cosa fa Anastasia? S'invaghisce del belloccio, ricco ed impenetrabiile Mr. Grey che le sottopone alla firma un contratto di schiavitù sessuale...
Allora io mi chiedo: come può una donna immedesimarsi in Anastasia? Come può trarre piacere o un qualsiasi altro tipo di sensazione, che non sia ribrezzo, da una storia simile?
Il romanzo di Sara Bilotti segue la stessa scia: la protagonista femminile, Eleonora, è una donna 'ovviamente' attraente, che dopo l'ennesima delusione amorosa si rifugia presso villa Bruges, nell'agro fiorentino, dove dimora l'amica di infanzia Corinne col suo compagno Alessandro, il signor Grey di turno, che di sfumature ne ha davvero tante essendo reduce da un trauma infantile molto grave.
A ciò si aggiunge anche Emanuele, fratello di Alessandro, ancor più sfumato di lui e quindi altrettanto seducente. Potete quindi immaginare le difficoltà di Eleonora nel districarsi tra tante sfumature mascoline, tanto più che la nostra Eleonora, onore all'Italia, a differenza di Anastasia Steele, non è certo una verginella.. anzi sembra continuamente sollecitata da desideri sfrontati che farebbero impallidire la ninfomane più accanita.
Ad onor del vero, devo quindi ammettere che nell'Oltraggio di Sara Bilotti non stona tanto l'assurdità dei personaggi (nonostante io faccia immensa fatica ad immaginare, per esempio, una donna con la personalità di Corinne, o meglio dovrei dire assenza di personalità) ma si avverte una carenza di stile, il racconto molto spesso è piatto e ripetitivo e non coinvolge neanche nei momenti più 'caldi'.
Dubito che i due sequel mostreranno maggiore spessore letterario, quindi rinuncio nel prosieguo della storia consapevole che rimarrà così insoddisfatta la curiosità di scoprire come evolveranno gli intrecci amorosi in villa Bruges (anche se, tenendo conto che si tratta di una trilogia e che la protagonista Eleonora già mostra una particolare predisposizione per i triangoli erotici, un pronostico sarebbe facilmente ipotizzabile).
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Metafore o meteore nel firmamento?
La valigia sul letto, quella di un lungo viaggio… ve la ricordate la celebre canzone di Julio Iglesias? Ecco mi ha martellato nella testa tutto il tempo, perché il libro inizia con questa valigia e finisce con la stessa valigia. Si parte? E per dove? Onestamente non lo so e siccome non proseguirò con il resto della trilogia me ne farò una ragione.
Andiamo a priori, tutto parte dall’autrice Sara Bilotti, scrittrice di una bella raccolta di racconti neri “Nella carne”, pubblicata qualche anno fa, un bell’esordio per una piccola casa editrice, è brava e viene promossa per la scrittura, per stile e contenuti , tutto appannaggio del genere noir, psicologico o come lo vogliamo chiamare, perché una cosa è certa questi racconti spaccano.
Boccio il primo libro di questa trilogia per diversi motivi, uno tra tutti è lo stile spicciolo e pseudo-ridondante, segue la mancanza di contenuti che non fa gridare al miracolo come scritto nella quarta di copertina “La prima serie noir erotica italiana” (?)
Qualcuno mi spiega cos’è questo filone noir erotico ?
Ma allora anche le sfumature della James sono riconducibili a un noir erotico? Si, perché il povero Grey che non ama fare l’amore ma ama scopare, che poi s’innamora della sua verginella Ana e di conseguenza crolla il suo ego di uomo dominatore, perché guarisce dalla sua malattia di sesso a contratto che era dovuta al suo passato di toyboy di una milf, ha le carte in regola per essere un noir. Forse.
Con la lettura della trilogia della James e contrariamente con questo libro, mi sono divertita per la totale assenza di tutto quello che era stato sbandierato sul sesso vissuto da chi domina nel rapporto e da chi viene dominato con piacere e in compenso ho capito che Ana si morde il labbro in modo sensuale e Gray a dorso nudo con i jeans bagnati è da urlo.
Ritornando al libro in questione, “ l’oltraggio” che ne esce fuori è verso il lettore, che si troverà infarcito di metafore che stridono come unghiate sulla lavagna, niente eros e niente noir….un piccolo assaggio:
"Alessandro compensava la caduta di stile spandendo manciate di polvere magica."
"Cosa ci poteva essere di più eccitante di un uomo che non si sporca?...nessuna sbavatura, nessun odore. Niente è più intrigante del sesso di un angelo."
Lui non rispose, si limitò a farsi leccare la faccia dal sole. Era splendido, anche sotto quella luce impietosa
.
"…Se sei bella devi fingere di non saperlo."
"Lì dentro la sua voce urtava contro i finestrini….era difficile non sentirsi attratta dalla sirena che la modulava."
"A letto era una manna dal cielo."
"L’amore si nutre di debolezza e non di perfezione. L’amore ha bisogno di tenerezza, come si fa a provare tenerezza per un uomo senza difetti? (frase molto carmelitana)."
"…una palla di lava arancione era sospesa nel cielo, bassa e fastidiosa, e guardava di fronte a sé, verso uno spicchio di luna."
"Corinne ama Alessandro con tutta se stessa, e questo per me significa molte cose. La prima di tutte vuoi sapere qual è? Lui è off-limits."
"Sentiva un peso nell’utero che la spingeva verso terra., la indeboliva."
[…]
La storia.
Banale e triste, Eleonora è la protagonista, una donna che amava un uomo bruttino e rompiballe, che dopo la separazione si rifugia in un casolare toscano in quel di Bruges, dove abita una sua amica che a sua volta ha un menage con un uomo dolce che a sua volta ha un fratello un po’ troppo “alla Grey”, nel bellissimo casolare vivono altre persone. Tutti nascondono un segreto, tutti sono depressi, tutti fanno sesso (mi ricordavano le immagini dei film di Tinto Brass), praticamente tutti a turno hanno bisogno di neurolettici ma di quelli forti. E’scontato che tutti si innamorano di lei e che lei li ama tutti. Vuoi o non vuoi le 50/50 sfumature holliwoodiane saltano sempre fuori dal cilindro.
Personaggi scevri e dialoghi ridotti all’osso :
-Fermati un attimo, cristo. Ti accompagno io, a Firenze. Come ci vai?
-Con il pullman.
-Ma prima devi arrivare al centro del borgo, e hai la valigia…
-....Io devo sapere che posso prendermi cura di te.
-Ma perché?
- Tutti quelli che entrano a far parte della mia vita devono stare bene. A me piace così. ( Gramellini docet).
-Ah, dimenticavo. Niente può scalfire il tuo aplomb.
-Mi prendi per il culo?
-Forse.
[….]
Einaudi pubblica queste perle in prossimità della prima del film più visto e più banale del momento, si vede che ha bisogno di una ripresa nel suo bilancio e lo fa con onestà, tanto battage pubblicitario al modico prezzo di 9 euro, siccome è l’indiscussa qualità Einaudi è ovvio che sarà più costoso di un Harmony che si trova sullo scaffale dell’Ipercoop e che vive di quella “cattiva luce” di essere lettura per donnine “strappamilemutande”. Giuro che in passato ho letto Harmony scritti meglio, tradotti meglio, piacevoli, con un filo logico e più scorrevoli, mi viene in mente anche la piacevolezza della Lesley Lokko, molto trascinante nelle sue storie di donne e le loro molteplici problematiche di cuore e non solo.
Siamo in piena crisi economica, non ci sono assunzioni, non rinnovano i contratti di lavoro da tempo, non pagano gli straordinari, facciamo fatica a fare rinunce voluttuarie, ma vi prego risparmiateci almeno l’onesta delle letture, si grida così tanto che il pensiero ci rende liberi e poi ci infoiate di scopate senza trasporto dove nemmeno spostare il filo del perizoma è un deterrente sufficiente per un trasgressivo cunnilingus che non viene nemmeno descritto con il rispetto che si merita.
Non ce n’erano abbastanza in giro di romance erotici? Evidentemente il sesso in tutte le salse è come lo zucchero, non basta mai e il sesso agita le discussioni, i social, i giornali, i blog e spero anche gli italiani a letto.
E poi c’è il noir…ma su questo non proseguo perché non c’è traccia, Scerbanenco si risvolta da tempo nella tomba e a quest’ora sembra una turbina impazzita in preda del moto perpetuo.
Forse ho capito! Il noir erotico è un misto, è la nuova moda del momento creata apposta per acchiappare in un colpo solo i lettori del noir e delle 50 sfumature. “Two gust is megl che uan. “
"-Piacere. Emanuele.
-Eleonora. Bel cavallo.
-E’ una troia.
Eleonora sussultò e lui rise, sorpreso."
Anch’io rido ma con amarezza.