Il silenzio di un batter d'ali
Letteratura italiana
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Non ci siamo
La versione maschile di un amore che nasce e che muore e poi ne nasce un altro, ma è intenso o no?
Non si capisce.
Mi ha deluso da tutti i punti di vista, inoltre l'aspetto psicologico non è quasi mai espresso e questo non fa intendere i pensieri dei personaggi.
Ritengo che ci siano libri migliori che dicono cose più serie e veritiere.
L’ALTRA META’ DEL CIELO
Premetto che non mi ero resa conto che questo libro fosse una sorta di seguito, ovvero la risposta, al maschile, al grande successo riscosso dall’uragano di un battere d’ali. Ad uragano, su cui non mi posso esprimere, perché non l’ho letto, l’autrice ha voluto contrapporre un silenzio, che posso commentare. Anche se sarebbe più indicato un silenzio, del tipo “no comment”. Il fatto è che il libro è davvero terribile. Racconta una storia banale, quella di un uomo che ha avuto un’inaspettata delusione d’amore e che sfoga le proprie frustrazioni nel modo più banale ed immaginabile. Nell’ambito dei suoi sfoghi, sceglie una ragazza ed alla fine se ne innamora. Che storia, vero? L’uragano, ed il silenzio, sono solo questo. L’uragano la raccontava dal punto di vista di lei. Il silenzio la racconta dal punto di vista di lui. Questa è la scelta stilistica. Se di stile si può parlare, perché leggendolo si trovano solo pagine e pagine di descrizioni veramente sterili, fini a se stesse. Fuoriesci da questo libro con l’immagine di questo Adam come una persona ossessiva, dominatrice, manipolatrice, con problemi relazionali non indifferenti. Fuoriesci da questo libro felice di averlo finito. Con una sola curiosità: ma l’uragano come sarà stato? Forse buttarci un occhio può servire a depennare definitivamente la scrittrice.