Una notte ho sognato che parlavi
Letteratura italiana
Editore
Gianluca Nicoletti, giornalista, nota e pungente voce della radio italiana, conduce la trasmissione «Melog» (Radio 24) e collabora alla «Stampa». È autore di: Ectoplasmi, Golem, Perché la tecnologia ci rende umani e, da Mondadori, Amen e Le vostre miserie, il mio splendore.
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Tommy e il suo mondo
Una scrittura chiara, precisa, senza pietismi e senza esaltazioni, così Nicoletti mette nero su bianco a riguardo della sua notevole esperienza di vita di padre di un ragazzo "speciale" (Tommy il protagonista che soffre di autismo).
Le paure, le ansie di un genitore che guarda lontano e che pensa a un domani quando lui non ci sarà più, di questo essere dolce, sensibile, puro cosa sarà?
Domanda più che normale quella di sopra e che ha fatto sì che scaturisse e si sviluppasse l'idea ,prima di scrivere questo interessante libro, e poi successivamente l'ipotesi e il sogno che grazie a questo contributo potesse nascere una città accogliente per persone che vivono in questo mondo "speciale". Molto toccante e commovente, a mio avviso, anche perché l'autore non tralascia niente, anche gli argomenti più personali e intimi vengono sviscerati e analizzati in un modo semplice e lineare.
Bravo Nicoletti e mi auguro che il sogno si avveri, il cartone animato preferito di Tommy, di cui si parla nel libro, è "Z la Formica" ed è da lì che l'autore si è ispirato a riguardo della città ideale
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Intenso
Un libro interessante e didascalico, in particolare per quelle persone che, come me, l'"autismo" lo vedevano solo come una delle tante parole del vocabolario italiano.
Lo scrittore-padre Nicoletti tratta tutti gli aspetti della vita di suo figlio Tommy (anche quelli che potrebbero far storcere il naso a un bel po' di persone) e quindi, irrimediabilmente, anche della sua, ripercorrendo le tappe principali della sua esistenza, soffermandosi su ognuna di esse, raccontando aneddoti, avvenimenti significativi che riescano immediatamente ad arrivare al lettore. Questi sono intervallati da continue osservazioni e analisi tutt'altro che scontate, alcune particolarmente pungenti e provocatorie verso quel mondo che vede suo figlio con distacco.
Nicoletti parla senza peli sulla lingua, senza indugi, con schiettezza. Non nasconde nulla del suo pensiero, mettendosi a nudo, risultando a volte anche duro, non nascondendo quanto sia difficile gestire il suo "bimbo gigante".
Il bello di questo libro è che non è "patetico". Il suo intento non è quello di strappare lacrime, commuovere... potrebbe farlo, ne avrebbe il diritto e sarei la prima a versare fiumi di lacrime, ma Nicoletti se ne astiene per tutte le 176 pagine. Il suo principale ed unico intento è quello di far sapere, conoscere.
Non c'è autocommiserazione, c'è fierezza quando parla di sé e della sua storia... la fierezza di essere padre di un ragazzo autistico.
Davvero intenso. Stra consigliato.