Un caso di coscienza
Letteratura italiana
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 1
Top 10 opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Un caso non facile
Anche di questo romanzo la cosa più interessante è lo stile perché nell'affrontare il contenuto Lalla è abbastanza sbrigativa e "femminilmente" superficiale, a differenza che nell'approccio stilistico.
Bisogna dire che la storia è molto piacevole da seguire e ben scritta. Una professoressa, lasciata dal marito con figli a carico, si vede minacciata di perdere il lavoro oltre che il figlio a causa dell'interessamento molesto di una assistente sociale. La donna è testimone di Cristo (una specie di Testimone di Geova) e come loro ha fatto opera di proselitismo (blanda) nella scuola, urtando la sensibilità delle colleghe cattoliche e ortodosse. Questo è il punto di vista della ribelle Lalla che avendo simpatia per la collega archivia come stupide le preoccupazioni delle colleghe e si schiera dalla sua parte senza voler sapere nulla della questione (a detta sua). Colpisce la superficialità con cui non affronta il punto cruciale della storia: la donna ha rifiutato una trasfusione al figlio. Lalla pensa che le trasfusioni facciano male e le questioni mediche non la interessano. Mah! L'attenzione che mette nello stile e nella prosa è compensato dalla superficialità che mette nel contenuto: come non ti interessa la trasfusione? Ma non è il cuore del problema?
A me questa donna continua a non piacere. Vuole essere sobria e razionale solo su questioni superficiali come lo stile e poi il nocciolo della questione non lo affronta. Comodo.
Facile dire che solo lei ha colto la nobiltà d'animo della collega mentre tutte le altre...
Meno male che il giudice ha deciso nel modo migliore rendendo il pargolo alla madre dopo averglielo tolto per il tempo necessario a salvargli la vita.