Quando ero cattivo Quando ero cattivo

Quando ero cattivo

Letteratura italiana

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Il dolore più grande è stato l'arresto sotto gli occhi di sua figlia. È a lei che adesso Valentin vuole spiegare cos'è stata la sua vita da "cattivo". Così racconta la Romania postcomunista, la fuga da un padre violento e alcolizzato per vivere su una panchina, a 16 anni appena. Racconta il bisogno di soldi, il lavoro da buttafuori e i primi piccoli colpi. La strada che si affianca alla scuola, la vertigine di sentirsi potente, una carriera tra aggressioni, prostituzione, fughe all'estero, truffe, rapine. Fino al carcere. Una storia rocambolesca, avvincente, piena di tensione e ricca di senso dell'humour: il mondo del crimine raccontato da uno che quella vita l'ha fatta davvero. Valentin non fa sconti a nessuno, neppure a se stesso. Sa che la sua vita può ripartire solo dalla verità. La sua battaglia più importante arriva adesso: vivere nella normalità.



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Quando ero cattivo 2016-05-23 07:44:22 alessio
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alessio Opinione inserita da alessio    23 Mag, 2016
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La storia di Valentin

La storia di Valentin

“ Erano cinque.
Avevano le pistole ma erano in borghese.
Non hanno voluto fare vedere le armi alla mia figlia. Non ho mai sopportato i polizziottidimerda in Romania.
Stavolta ho cambiato un po’ idea su questi qua. Ho detto, Vengo con voi. Ma vi chiedo due cose.
Non mettetemi le catene che si spaventa la figlia, ha solo cinque anni. Fatemi fare due chiamate.
Denisa piangeva. Mi guardava.
Non lo dimenticherò mai”

Questo libro descrive la storia di Valentin, un uomo che fin da bambino ha dovuto lottare per riuscire a trovare un posto nella società. Una vita per Lui disagiata dovuta dalle condizioni di povertà in cui era costretto a vivere, e dalla fuga da un padre violento e alcolizzato per vivere su una panchina, a 16 anni appena. Ed è proprio la strada la vera scuola di Valentin dove incomincia a fare i primi colpi,di quelli piccoli, fino a costruirsi una vera e propria carriera tra aggressioni,rapine,prostituzione,truffe, fino al carcere,diventando uno degli uomini più rispettati in Romania.Un vero “CATTIVO”,sempre alla ricerca dei soldi,denaro che veniva usato una parte per fare la bella vita, e l’altra per aiutare sua mamma,con le spese e i debiti accumulati.
Valentin è, un vero Cattivo senza rimpianti per ciò che ha fatto, ma con dentro dei sentimenti, un cuore, e un cervello che pensa prima di reagire,sentimenti come l’amore, la gioia, l’affetto che dovranno far cambiare il modo di vivere e di pensare del nostro protagonista fino a trasformarlo in un “Buono”,per incominciare a vivere una vita “normale”, per il bene di sua figlia e di sua moglie.
Una storia avventurosa, ben descritta nei dialoghi,nei luoghi, cosi come sono ben descritti gli stati d’animo, l’adrenalina e l’angoscia che si sente in determinate situazioni, una storia scritta anche nel linguaggio che caratterizza quella ormai cultura di confine del rumeno che padroneggia la lingua italiana.
Sono molto soddisfatto di aver letto questo libro trovato per caso in libreria, e incuriosito dalla copertina, adesso per chi vuole conoscere la storia di Valentin non gli rimane che leggerla.

Buona lettura

Ciò che si fa per amore è sempre al di là del bene e del male. (Nietzsche)*

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