Oltre i cento passi
Letteratura italiana
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Impegno
È un libro necessario questo di Giovanni Impastato, un testimone autorevole di un concetto molto semplice: l’impegno civile, quello necessario per garantire le condizioni atte a rendere impossibile il continuo attecchire del fenomeno mafioso. È altresì uno scritto necessario per comprendere la figura di Peppino Impastato, ucciso dalla mafia, oltre il film di Giordana che, con il suo successo, ha certamente contribuito a farne conoscere la storia ma che, isolato come strumento di conoscenza, rischia di sigillarla, quella storia, in una semplificazione che il fenomeno mafia non concede.
È un libro che trascende inoltre lo stretto vincolo parentale, di un fratello che ricorda il fratello ucciso pretendendo con tutta la sua famiglia la conoscenza oggettiva e dell’uomo e delle condizioni che hanno portato al suo omicidio, facendolo riconoscere come tale dopo l’infame depistaggio volto a farlo passare invece come il suicidio di un terrorista anarchico. Non si tratta neanche di celebrare l’impegno di Giovanni, sarebbe un’autocelebrazione alquanto fastidiosa, quanto di spronare l’impegno di ognuno di noi, di chi minimizza, di chi non conosce il suo territorio, di chi ha smesso di credere nel bene comune, di noi narcotizzati da una cattiva maestra, ancora lei, la TV, o dai falsi miti celebrati dal nostro tempo.
È anche la volontà di raccontare come l’esempio di Peppino non sia stato vano e di come esso continui a vivere sempre più spesso nei giovani che sono stati raggiunti dal suo messaggio attraverso l’attività di Giovanni, della mamma Felicia, della famiglia tutta e infine della Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato. Il volume è poi impreziosito dalle illustrazioni di Vauro che con garbata ironia mette in luce i vari aspetti della vicenda di Peppino e della mafia in generale strappando sorrisi intelligenti.
È infine anche la testimonianza di come questa dolorosa esperienza personale abbia trasceso i suoi confini naturali, aprendo Cinisi e la Sicilia all’Italia e al mondo e viceversa in un continuo incontrarsi, raccontarsi, impegnarsi di tante persone su fronti diversi, non necessariamente legati alla mafia ma alla legalità intesa come rispetto dei diritti umani, sempre e ovunque. Solo ciò, una vera legalità, porterà alla definitiva sconfitta della mafia, un fenomeno sociale e culturale che si può sconfiggere con l’impegno di tutti noi. Grazie Giovanni.