Narrativa italiana Romanzi autobiografici Mi si è fermato il cuore
 

Mi si è fermato il cuore Mi si è fermato il cuore

Mi si è fermato il cuore

Letteratura italiana

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Chamed ha avuto sfortuna nella vita. Da piccola le diagnosticano la poliomielite: incurabile. E invece, grazie all’affetto del padre e al suo coraggio riesce a guarire, a camminare, a innamorarsi. Ma è nata sotto una cattiva stella, e a soli quattordici anni perde i genitori in un incidente d’auto. La tragedia viene acuita dal fatto che la zia, presso la quale viene affidata, la odia e la maltratta e in seguito a un tentato suicidio riesce a farla internare. I manicomi italiani, prima dell’entrata in vigore della legge Basaglia, erano un vero e proprio inferno. Molestie, violenze, abusi e, immancabile, l’elettroshock. Chamed entra in coma diverse volte a causa dei “trattamenti”, ma trova comunque la forza di denunciare i suoi aguzzini grazie a un medico illuminato, che la adotterà per farle cominciare una nuova vita. Una storia vera, un libro che ci ricorda quanta fragilità e forza possiede l’essere umano.



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Mi si è fermato il cuore 2013-11-17 09:43:07 LuigiDeRosa
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LuigiDeRosa Opinione inserita da LuigiDeRosa    17 Novembre, 2013
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Il baratro oscuro di Chamed

“Baratro oscuro, deflagrazione,
scintilla che muove il passato,
caviglie che si rompono
nel correrti dietro, dolore,
tu sei la lepre viva
che le mie mani conoscono
fin dall’infanzia”

da "La pazza della porta accanto" di Ada Marini

C'era una volta una ragazzina , si chiamava Chamed , i genitori di origini argentine ed egiziane, emigrati in Piemonte, l'amavano più della loro stessa vita, quella che il
destino, crudele demonio, gli tolse un giorno in un terribile incidente stradale.
Chamed , nata con la polio che le aveva minato il corpo, ma per questo abiutuata fin dall'inizio a lottare per sopravvivere, rimase sola, orfana di padre e di madre.La zia alla quale venne affidata la odiava, di un odio tremendo ,la meschina mirava solo alle sue ricchezze, due negozi di abbigliamento ben avviati, riuscì attraverso torture psicologiche e fisiche a piegarla la bambina, a farla "impazzire". La piccola Chamed non aveva un Binario Nove e Tre Quarti dove tuffarsi come Harry Potter e fuggire dalla merda del Mondo, quindi tentò la fuga estrema quella nell'Aldilà.
Al tempo in cui avvennero i fatti il signor Basaglia non aveva ancora posto fine a quell'orrenda istituzione chiamata manicomio, e fu in uno di questi che la piccola suicida venne fatta internare dalla zia. Chamed ancora una volta scopre il dolore quello dell'elettroshock che ti scuote fin dentro l'anima,ti svuota di tutto quello che è ricordo di te.Poi , finalmente arrivò un medico, Franco, uno di quelli innamorati delle persone, di quelli che chiede il nome al malato non l'anamnesi,la "pazzia" con lui sparì lasciò il posto ad un'identità sofferente in cerca d'amore, così nacque Sarah...ma questa è un'altra storia.
Ho cominciato la descrizione di questo libro con la prima riga delle favole perchè il dolore che investe Chamed è talmente forte da sembrare irreale ed alla fine,pagina dopo pagina,ti auguri che per questa ragazzina alla fine del tunnel ci sia l'ultima riga delle favole a porre la parola fine alla sua storia.

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