La vita fino a te
Letteratura italiana
Editore
Recensione della Redazione QLibri
L'AMORE NON TI COMPLETA MA TI COMINCIA
E’ la prima volta che affronto un libro di Matteo Bussola, non sapevo cosa aspettarmi e ne sono rimasta piacevolmente sorpresa.
Dopo aver letto questo romanzo mi sono detta: finalmente ho trovato un autore italiano che sa cosa significa scrivere ed emozionare con le parole.
Le parole sono proprio al centro della sua scrittura, l’autore le ricerca con cura e importanza e dà un vero e proprio “peso” a quello che scrive.
Il tema fondamentale dell’intero testo è l’amore di coppia in tutte le sue “fasi”, ma più in generale sull’amore, da quello ricambiato a quello immaginato e purtroppo anche a quello fallito o che abbiamo perso.
Matteo scrive dei racconti e assegna un titolo ad ognuno di loro, dividendo l’intero libro in quattro sezioni: il rosso che significa passione, il blu per nostalgia e consapevolezza, il verde per memoria e scoperta e infine il bianco per la rinascita.
I racconti riguardano sia le esperienze dello scrittore fino alla sua situazione attuale con Paola e le loro tre figlie. Oltre alle sue vicende personali troviamo anche le storie che gli sono state raccontate e il lettore in alcune pagine si riconosce in queste storie comuni.
Quello che mi ha colpito di più è la scrittura di Matteo che è viva, con le parole noi riusciamo ad immaginarci la storia che lui ha vissuto e questo lo riesce a fare solo una persona che ha una grande padronanza della lingua italiana.
Le sue esperienze passate hanno permesso di rendere lo scrittore la persona che è oggi, il racconto ci viene proposto in maniera autentica e sincera.
L’amore non è sempre bello, ma ogni storia è diversa dalle altre e anche nel libro passiamo da una fase di conoscenza, felicità, passione ad un periodo di dolore e di sofferenza.
L’amore richiede degli enormi sacrifici e molte volte non finisce come noi ci aspettiamo.
Il libro è una sorta di lungo percorso che porta alla fine alla consapevolezza del vero amore, ripercorrendo le varie tappe della vita di Matteo che riesce a capire e a riconoscere quale sia per lui il vero amore.
Lo scrittore si rende conto di quali sentimenti prova, solo quando si guarda dentro e apre il suo cuore ad un’altra persona e lo fa seriamente senza regole, senza barriere e senza ostacoli.
Il libro non ha di per sé una trama, ma queste pagine che apparentemente sono slegate tra di loro sono propedeutiche al raggiunto della fine e alla scoperta dei sentimenti.
Lo stile dell’autore è molto curato e molto preciso, riesce a catturare le emozioni e a raccontarci con impeto e realismo le storie d’amore più diverse.
Forse per la prima volta troviamo un testo in cui l’amore non viene raccontato in maniera banale e scontata ma viene finalmente descritto in modo onesto e senza creare delle “false aspettative” sui lettori.
L’amore che troviamo in questo libro, non viene raccontato in maniera sdolcinata o proponendoci delle favole, ma ci viene detta la cruda realtà senza filtri, senza romanzare il testo.
E’ proprio questo che rende il libro vivido e reale e vicino a noi, alla nostra quotidianità.
In ogni pagina troviamo delle frasi da sottolineare che rappresentano delle piccole-grandi verità sull’amore.
Le storie d’amore non sono tutti uguali alcune parti del libro mi hanno emozionato e fatto riflettere di più mentre altre mi hanno divertito.
“La vita fino a te” rappresenta uno spaccato dell’amore di oggi, di quante complicazioni e di quante difficoltà due persone trovano per vivere insieme i sentimenti che li uniscono ma soprattutto per scoprire cosa provano veramente.
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Recensione Utenti
Opinioni inserite: 2
Sul momento
Secondo libro che leggo di Bussola e dopo “Notti in bianco, baci a colazione”, eccomi a leggere “La vita fino a te”. Come per l’altro libro anche questo è fatto di piccoli frammenti, ognuno con un suo titolo, divisi in quattro capitoli: Blu, Verde, Rosso e Bianco.
I piccoli frammenti trattano vari argomenti, tutti con protagonista l’autore e si alterna un passato più lontano a uno più prossimo.
Di quest’autore colpisce la sua spontaneità, la sua sincerità, la sua non paura di rivelarsi per quello che è senza mai nascondere il suo vero pensiero e soprattutto senza mai celare i suoi difetti, i suoi pregi, i suoi sbagli e l’amore che ha per la sua compagna e le sue figlie.
Il libro è veramente piacevole da leggere con quel giusto mix di ironia, sarcasmo e divertimento. Il problema, almeno nel mio caso, è che tutte queste qualità prima elencate, arrivano solo sul momento, finito il frammento, si passa a quello dopo e di quello appena letto rimane poco.
Quest’autore scrive veramente bene e mi piacerebbe vederlo dedicarsi a un romanzo. All’interno del libro, in un frammento, abbozza qualche pagina dedicata a un racconto e in poche pagine, mi ha veramente colpito e interessato. Riuscirà ad abbandonare per un po’ il mondo del fumetto per cimentarsi in un’opera più impegnativa?
In conclusione, Bussola scrive bene, molto bene, solo che le emozioni che suscita durano l’attimo di un post. Per chi volesse staccare e leggere qualcosa di leggero, in cui non si rischia mai di perdere il filo, posso dire che questo è il libro che fa per voi..per gli altri direi di no.
Vi lascio con questa frase:
“Sono rimasto sentendo che l’amore che resta può fondersi anche su quello che non torna, ma solo se permetti all’amore che non torna di essere la strada che ti porta verso l’amore che resta”.
Buona lettura
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Filosofia spicciola a piene mani
L'ho letto spinto dalla curiosità derivante da una serie considerevole di recensioni superlative. E' un brutto libro : NO. Mi è piaciuto : NO. In queste due domande e risposte sta il succo del mio dilemma.
Bussola scrive bene, in modo chiaro e scorrevole, non è un romanzo e qui c'è il primo aspetto negativo (per me), in quanto non mi piacciono i libri aneddotico-autoreferenzianti peggio che mai se pieni di perle di saggezza o filosofia o chiamatele come volete. Bussola racconta per episodi brevi l'amore in tutte (o quasi) le sue forme, non c'è una trama vera e propria, tutto segue il filo della sua vita che lo porta a dove è ora e al rapporto che ha ora con la moglie e le tre figlie. il libro è un pò il racconto senza soluzione di continuità di come l'autore è arrivato dove sta ora. Per ogni episodio Bussola ci lascia un pensiero, una chiosa che a volte sa di poesia, altre di filosofia spicciola, altre di frasetta da Baci Perugina, in qualche caso per sfatare un luogo comune si serve di concetti ed esempi che sono ancora più comuni....in questo modo abbiamo l'opinione dell'autore in merito a tante cose dell'amore : l'omosessualità, il sesso, il tradimento, la diversità, i figli, l'abbandono, il razzismo, l'amicizia e via discorrendo , ogni lato del poliedro che è l'amore trova una sua esposizione chiara e concisa con chiosa finale dell'autore in una sorta di abecedario della speranza che non è mai troppo tardi per imparare. Non posso affermare che mi abbia annoiato , alcune pagine mi sono piaciute parecchio, altre le ho trovate banali e scontate , forse mancando una storia a tutto tondo, un approfondimento dei personaggi manca qualcuno o qualcosa da amare. In fondo nelle storie che leggiamo cerchiamo qualcosa che arrivi, smuova qualcosa dentro di noi e rimanga , può essere un personaggio, un evento, una storia , più questo è contestualizzato bene più diventa tridimensionale, se non approfondisci e resti in superficie sono solo belle parole che scivolano via, non c'è un luogo che rimanga, un personaggio che emozioni, nulla, solo una serie interminabile di spunti e sentenze. Mi sarebbe piaciuto leggere Bussola alle prese con un racconto vero e proprio dove le parole , i pensieri profondi , le massime anche azzeccate , si abbracciassero alle persone , ad una storia, in questo libro si avvicinano a tanti sconosciuti che per noi resteranno nomi o personaggi a due dimensioni giusto il tempo di un paio di pagine lette e la storia, quella che lega tutto continua a saperla solo l'autore, tanta filosofia ma niente pathos. Peccato.
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