Io ci sono. La mia storia di non amore
Letteratura italiana
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Una storia che apre gli occhi
La storia è di estrema attualità. E’ il racconto dell’avvocatessa rimasta sfregiata dall’acido nel volto a causa della vendetta del suo ex. Chi non ricorda questa storia recente? Lei la racconta, grazie all’aiuto di una giornalista che la aiuta a darle voce. Ed è un libro che ti apre gli occhi. Per la sua sincerità. Per i sensi di colpa che emergono per non aver colto, per tempo, i segnali. Per la forza di una donna che rinasce. Lei, crisalide, che si è imposta fin da subito di non lamentarsi mai durante la lunga riabilitazione. Lei che ha lottato per diventare farfalla. Ed è vero che è più bella di prima. Perché irradia luce, da dentro e dagli occhi. Perché ogni cicatrice è una conquista. Lucia è rientrata nel mondo a piccoli passi, si è sudata ogni piccolo passo, ogni centimetro del suo nuovo volto. E’ un libro che ti aiuta se sai di essere stata, in qualche modo, anche tu vittima di situazioni che non volevi ma che hai accettato. La senti vicina quando scrive, perché sai che chi convive con una grande dolore, o lo supera, ha bisogno di guardare avanti, di sorrisi, di progetti, di gioia. E in lei senti questo. Non senti autocompatimento o vittimismo. Senti vita nelle sue parole. Senti speranza. Senti voglia di futuro. Perché il tempo trascorso a permettere a qualcuno di ferirci, non torna.