Cometa sull'Annapurna
Letteratura italiana
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 1
La montagna che non perdona
L'Annapurna, 8091 m di parete rocciosa, 3 uomini con un unico obiettivo: Arrivare in vetta in pieno inverno, sull'ottomila più pericoloso di sempre...
Una tragica storia, quella raccontata da Simone Moro, l'alpinista d'altissima quota Bergamasco che insieme al suo amico Kazaco, Anatolij Bukreev, che lui chiama amichevolmente Tolij, tentarono un impresa molto difficile, quasi impossibile, la scalata invernale dell'Annapurna, senza ossigeno ed in pieno inverno con temperature che toccano i -50°C.
In questo libro Simone ci racconta un po della sua vita, della sua passione per la montagna che nasce da bambino e che non l'ha mai abbandonato. Racconta poi delle sue imprese e degli ottomila scalati (Sasha Pangma,Lothse,Makalu e ben 4 volte sull'Everest) e di come ha conosciuto Anatolij, suo grandissimo amico e compagno di cordata in moltissime scalate. L'ultima della quale, compiuta sull'Annapurna dove Tolij perse la vita in una disastrosa caduta da 800m di altezza. Fortunatamente Moro cadde su un manto di neve fresca subendo gravi ferite. Riusci a salvarsi, ma l'amico rimase per sempre su quella montagna.
Libro tutto sommato piacevole, ne esce un bell'affresco della vita di un alpinista che organizza una spedizione in Nepal. Ma quello che più ne risulta è dal punto di vista umano, perdere un amico e restare soli in pieno inverno, ferito e dolorante a 7000m di quota è una cosa terribile.
Consiglio la lettura a chi, come me, ama la montagna, per conoscere le avventure di uomini coraggiosi che possono dire di averla vissuta veramente.