Come cambia lo sguardo
Letteratura italiana
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Recensione della Redazione QLibri
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UNA VITA...
Ogni persona merita un romanzo?
Io penso di si.
In questo libro mi sono ritrovata ad ascoltare una donna che , nata subito il dopoguerra, decide di raccontarsi in questa storia.
Susanna (autrice esordiente), è di Bologna , ha un fratello e vive con i suoi genitori ,che come molti di quel periodo , possono contare di un certo benessere.
Ho ascoltato la sua vita, a partire dai suoi primi ricordi, alle sue esperienze scolastiche nei vari ordini di scuola, fino all'inserimento in ambito lavorativo.
L'ho seguita nella sua maturazione personale sempre alla ricerca di trovare una forza dentro sè e un buon equilibrio.
Interessante è stato senza dubbio seguire questa ragazza "figlia del 68" nel suo tentativo di appartenere in qualche modo al Movimento Comunista. Sempre schietta non si è risparmiata di riconoscere anche i propri errori e in questo l'ho stimata.
Ha viaggiato molto e in modo davvero singolare e ci ha fatto un buon resoconto dei suoi viaggi.
Se per certi versi quindi ho apprezzato questo suo raccontarci e la sua narrazione mi ha portato a fare dei confronti personali di vita oltre che a livello più generale con la società attuale, d'altro canto devo essere sincera: sia pur ella brava nello scrivere dal punto di vista stilistico e formale, io non sono riuscita a sentirmi coinvolta nella lettura del suo libro.
Ciò che a me è mancato è stato l'aspetto emozionale: non sono mai riuscita ad addentrarmi con coinvolgimento..
Io da sempre attratta dalle relazioni ho trovato molta superficialità nella sua esposizione in tale ambito.
Ogni persona merita un romanzo?
Si, lo penso ancora...ma c'è romanzo e romanzo...c'è vita e vita.
Terminata la lettura ( molto lenta, non più di poche pagine al giorno e faticosa per me), mi sono trovata a riflettere su quanto io sia stata attratta da scrittori che nella propria vita hanno avuto grandi sofferenze o abbiano avuto la possibilità comunque di provare passioni e intensi sentimenti.
Buona lettura a chi ama ascoltare le storie "lineari "degli altri.
Non me ne voglia l'autrice...
Pia