Zeus e altri racconti
Letteratura italiana
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La raccolta di banalità.
Zeus e altri racconti. Dal titolo e, soprattutto , dalla trama mi ero caricato di aspettative, forse anche troppo.Ma Manfredi ancora una volta mi si mostra in tutte le sue lacune piuttosto che nelle tante virtù decantate dalla maggior parte della gente!
Questo “romanzo”, se così si può definire, è, come suggerisce il titolo, una raccolta di racconti dai temi più vari- troppo sconnessi tra loro.
L’inizio è veramente entusiasmante: un’ambientazione estasiante- un viaggio tra i profumati vicoli dell’Oriente: siamo ad Istanbul, mondo di colori, spezie, arte, tanta arte!- e una buona dose di mistero, ingrediente essenziale per catturare l’ attenzione. Lo stile era semplice, ma scorrevole! Mi stavo ricredendo sul conto dell'autore: finalmente vedevo profilarsi un ROMANZO VERO. C’era pathos, passione, senso nella trama!
Ma poi, per mio stupore visto che non avevo capito che fosse così strutturato il romanzo, si passa alle altre storie: che noia, che banalità! Mi sarei aspettato ,una volta scoperta la tipologia del libro che avevo sottomano, che almeno queste vicende avessero un senso, che fossero legate tra loro, che trasmettessero, nell’ insieme, dei valori intrinsechi ma NIENTE! Trame brevi,poco articolate, banali – fuorché la prima e, forse, anche l’ultima- totalmente indipendenti l’una dall’ altra.
L’idea che mi sono fatto appena terminato il tomo è stata che sicuramente l’autore in questa opera oltremodo leggera e semplice abbia voluto riportare quelle sue idee “andate male”, ossia quelle trame “buttate giù” carine ma che non era riuscito a portare avanti in modo da scriverci una vera opera. Insomma, ancora non sono riuscito a godermi tutti i pregi di V.M. Manfredi il quale si sta plasmando nella mia mente sempre più come una figura debole e piena di asperità: speriamo di potersi ricredere!