Wimbledon
Letteratura italiana
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Forever Giònni
Da grande appassionato di tennis quale sono, un libro del genere non poteva semplicemente mancare nella mia piccola biblioteca personale. Dopo aver letto e gustato (rigorosamente a fuoco lento) quel gran macigno di proporzioni quasi eccessive che è "500 anni di Tennis", la nuova, e facilmente ultima, considerando l'età del grande Scriba, opera di Clerici è la perfetta quadratura del cerchio. Dove 500 anni di tennis solo accennava, sicuramente per mancanza di spazio e non per ignoranza, Wimbledon approfondisce, scava, riporta alla luce. Racconta nei minimi dettagli le vicende dell'apertura dei tornei Open, delle avventure di Mac, Borg, Connors, Lendl, Becker, fino a Ivanisevic, Federer, Nadal, Murray, Djokovic. E, dove Wimbledon non può approfondire, per ovvie mancanze temporali (il libro altro non è che una trasposizione on book di articoli di giornale dello stesso Clerici, iniziati nella prima metà degli anni '50), ci pensa il suo enciclopedico parente, parlandoci dei Renshaw, dei Doherty, di Big Bill Tilden, Suzanne Lenglen, Helen Wills, Borotra, Cochet, Lacoste e Bourgnon. Insomma, due libri complementari che meritano entrambi una lettura più approfondita del semplice svago, quanto un vero e proprio studio della materia tennis. Solo per gli appassionati, chiaro, ma per questi, sarà difficile trovare qualcosa di altrettanto esauriente.