Viaggiare in giallo
Letteratura italiana
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Il fascino inquieto del viaggio
Perché viaggiare? Per conoscere mondi nuovi, per evadere dalla quotidianità, per inseguire un sogno, per fare nuovi incontri, per mettersi alla prova: valicare i confini, sia pure solo della propria città, è andare alla ricerca di se stessi. Dal Milione in poi i viaggi sono stati raccontati in mille modi, gli investigatori di casa Sellerio si mettono anche loro in cammino, e sono sei: Alicia Gimenez-Bartlett, Malvaldi, Manzini, Recami, Robecchi, e Savatteri.
I loro viaggi si intingono subito di giallo perché inciampano in delitti e misteri che li costringono ad indagini serrate che ognuno conduce a modo suo: ormai conosciamo bene l’abilità dei vecchietti del Bar Lume nel mettersi nei guai e le capacità deduttive del barista Massimo; il dinamismo di Amedeo Consonni, il rispettabile pensionato della Casa di Ringhiera; lo stile inconfondibile innaffiato di birra di Pedra e Fermin, coppia del commissariato di Barcellona e, per restare in clima mediterraneo, l’ironico ed autoironico Saverio Lamanna, l’ex addetto stampa di un politico che da giornalista disoccupato si impegna in casi complicati insieme alla sua spalla, il sicilianissimo Peppe Piccionello. Quel cuore buono e cattivo carattere di Rocco Schiavone, pieno di zone d’ombra e di contraddizioni, conduce le inchieste a modo suo, un po’ fuori dalle regole; mentre Carlo Monterossi, l’autore televisivo detective per caso, è ormai in piena sintonia con i poliziotti Carella e Ghezzi. In giro per il mondo, bagagli alla mano, le possibilità di trovarsi coinvolti in misteriosi intrighi si moltiplicano, e i nostri amati investigatori saranno costretti, per uscirne fuori, ad affinare le loro capacità deduttive.
In questo libro c’è lo stesso filo, il viaggio, stretto in un analogo rapporto con tecniche ed obiettivi degli autori seriali. C’è una contaminazione reciproca fra gli italiani, che si citano a vicenda e in qualche modo reimpastano anche parallele ironie e giochi letterari. Le varie tappe di questa antologia ci immergono in una esperienza itinerante magari più prosaica e comune rispetto a quella dei viaggi da sogno in Orient-Express, o all’ombra delle piramidi, ma non per questo meno intrigante ed interessante.
Quindi affascinante e misteriosa lettura, condita qua e là da una giusta dose di ironia e sarcasmo.