Narrativa italiana Racconti Una certa idea di mondo
 

Una certa idea di mondo Una certa idea di mondo

Una certa idea di mondo

Letteratura italiana

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“Temo che il senso della vita sia estorcere la felicità a se stessi”. “Mi son ricordato di una cosa che ho imparato dai vecchi: falli parlare di quello che veramente conoscono e amano, e capirai cosa pensano del mondo. […] Io di cose che conosco davvero, e amo senza smettere mai, ne ho due o tre. Una è i libri. Mi è venuta un giorno questa idea: che se solo mi fossi messo lì a parlare di loro, prendendone uno per volta, solo quelli belli, senza smettere per un po’ – be’, ne sarebbe venuta fuori innanzitutto una certa idea di mondo. C’erano buone possibilità che fosse la mia.”



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Una certa idea di mondo 2016-12-01 16:43:53 MCF
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MCF Opinione inserita da MCF    01 Dicembre, 2016
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Riflessioni, humour e creatività.

"Una certa idea di mondo" si compone dei commenti di Baricco a cinquanta libri che ha letto. Lo consiglio senz'altro perché ha un modo di scrivere arguto, fluido, direi anche creativo; perché non si limita a spiegare perché gli piace un testo, ma va oltre, scava nella personalità dell'autore, nella trama, nei personaggi, nelle sue impressioni, il tutto con un tono sorridente e arioso che conquista.

Ecco due brani tratti dal testo:

“Ora è difficile crederlo, ma Stefan Zweig fu negli anni venti e trenta del secolo scorso un autore di best seller planetari (il pianeta era più piccolo, allora). Era ebreo, austriaco, nato in una famiglia decisamente ricca, compagno di strada di gente come Richard Strauss, Freud, Schnitzler. Convinto pacifista, si fece in un ufficio la prima guerra mondiale e, all’avvento del nazismo, prese senza fare molto rumore la via dell’esilio. Non si ricordano sue prese di posizione clamorose: continuò a scrivere quel che gli piaceva scrivere, e a scappare con grande dignità".
"Il libro che fondò l'idea moderna di sapere, agli occhi di chi lo scrisse, era una fiction. Liquidati i preamboli, inizia praticamente con questa espressione: "Fin dall'infanzia sono stato allevato nello studio delle lettere...". Quasi Proust. Ah. Una volta ho chiesto alla mia professoressa di italiano dove cavolo Proust aveva preso quel modo di scrivere. Cioè, quella sontuosa capacità di srotolare sintassi per venti righe senza la minima fatica".

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Una certa idea di mondo 2013-06-08 11:10:18 charicla
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charicla Opinione inserita da charicla    08 Giugno, 2013
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Un viaggio dentro la libreria di Baricco

Alessandro Baricco e le sue migliori letture degli ultimi dieci anni: un po’ di tutto: romanzi, saggi, fumetti, in ordine casuale e in grado di restituire al lettore la sua personale idea di mondo!
Un viaggio particolarmente interessante fra opere più o meno note ma certamente ognuna interessante a suo modo, pesano forse le grandi assenze ma tutto è giustificato sin dall’inizio, poiché secondo Baricco non avrebbe avuto alcun senso parlare di libri letti magari a vent’anni!
A colpire il lettore è come sempre l’eleganza e l’obiettività con cui Baricco descrive i cinquanta libri proposti e quella sua personale vena sarcastica, che lo rendono un libro davvero irresistibile scritto da un autore considerato very snob!

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