Tu non fuggi mai dalla mia testa

Elda è una giovane maestra di Quistello, provincia di Mantova.

La sua prima nomina la porta lontano da casa, in Alto Adige, in un paesino sperduto: a Marga di Terento.

Messa in guardia dall'ostilità delle persone del luogo e dall'inospitalità del paesaggio, la ragazza non si scoraggia e giunge in quel di Marga ricca di aspettative e di buoni propositi;

ben presto dovrà affrontare numerose difficoltà: i vestiti che andavano bene per il clima della umida e nebbiosa Pianura Padana non sono adatti a quella montagna fredda e nevosa, il suo essere italiana non è ben visto nè dal parroco nè dai bambini nè tantomeno dai loro genitori; ma ... Elda sa il fatto suo e saprà farsi accettare, chiudendo un occhio sulla risaputa ora di religione in lingua tedesca e su altre piccole cose che caratterizzano la vita quotidiana di queste persone all'apparenza così chiuse e ostili.

Viste le sue capacità arriveranno presto nuove nomine segno di riconoscenza per il suo buon operato e la giovane insegnerà prima a Luson poi a Sant'Antonio Val Giovo.

La sua caparbietà la aiuteranno ad affrontare qualsiasi avversità, riuscendo a farsi amare da tutti, finchè giunti in uno dei periodi più brutti per la storia sudtirolese, l'opzione (ovvero la scelta obbligata tra essere italiani o tedeschi), vincerà un concorso che la riporterà nel suo amato paese padano.

Tratto da una storia vera, semplice e scorrevole, questo libro narra in maniera romanzata e piacevole il periodo antecedente lo scoppio della seconda guerra mondiale e il clima ostile che il fascismo aveva instaurato nei confronti degli italiani tra le persone del luogo.