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Thriller di Sicilia. Ventuno storie misteriose dove la mafia non è protagonista
Thriller di Sicilia. Ventuno storie misteriose dove la mafia non è protagonista
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Letteratura italiana
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La trama e le recensioni di "Thriller di Sicilia. Ventuno storie misteriose dove la mafia non è protagonista", racconti di Enzo Catania editi da Boroli Editore. Può succedere che un poveraccio finisca all'ergastolo per un fratello che non ha ammazzato e che anzi, per sette anni, se ne va a zonzo per le campagne del Siracusano? Nella Sicilia dei Verga e dei Tomasi di Lampedusa, dei Pirandello e degli Sciascia può succedere. In questo volume sono narrati ventuno casi clamorosi, accaduti nell'isola o che hanno coinvolto siciliani. Tra questi: la strage di Rina Fort, la "belva di via San Gregorio", che nel 1946 massacrò a colpi di spranga la moglie e i tre figlioletti dell'amante siciliano, a Milano in cerca di fortuna; la misteriosa scomparsa del fisico catanese Ettore Majorana; la storia di Franca Viola, che all'arrogante "rapitore" rifiutò le "nozze riparatrici", sconfessando radicate tradizioni; la scalata criminosa dei frati di Mazzarino, "estortori in confessionale", per la cui difesa si mobilitarono penalisti d'alto calibro; la notte di Sigonella, in cui mancò poco che i carabinieri ingaggiassero uno scontro a fuoco con gli agenti dell'Fbi, mandati da Reagan per portarsi negli Usa i dirottatori dell'Achille Lauro.
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Opinioni inserite: 1
Thriller di Sicilia. Ventuno storie misteriose dove la mafia non è protagonista
2008-05-03 00:56:37
Mara
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Thriller di Sicilia.
Questo libro è una raccolta di testi narrativi, ventuno storie di cronaca tra paradossi e aneddoti, dove il tema più grave si alterna senza problemi al bozzetto d'ambiente, al puro piacere del dire e del descrivere. Vi sono racconti a mio avviso memorabili, con godibilissimi momenti di libertà e di divertimento. La silloge potrebbe far pensare ad una sorta di bon usage dei luoghi comuni della sicilianità, ma non è assolutamente così, la raccolta infatti risulta del tutto immune al virus della superficialità o del bozzettismo. Buona lettura:)
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