Narrativa italiana Racconti Roma maledetta
 

Roma maledetta Roma maledetta

Roma maledetta

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

Una città cupa e notturna, una Roma sotterranea e inquietante. Un viaggio in un mondo allucinato, tra tossicomani, prostitute e prostituti, transessuali, emarginati, malavita d'importazione, poliziotti e volontari dell'assistenza sociale.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
3.0  (1)
Contenuto 
 
3.0  (1)
Piacevolezza 
 
3.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Roma maledetta 2013-02-18 12:10:40 LuigiDeRosa
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
LuigiDeRosa Opinione inserita da LuigiDeRosa    18 Febbraio, 2013
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Roma criminale

Se Tommaso Puzzilli,il celebre protagonista di "Una vita violenta",capolavoro pasoliniano, si facesse un giro nella Roma descritta da Massimo Lugli penserebbe alla sua Pietralata come a un parco giochi."Annamo bbene, stavo mejo ar beverino! Roma è proprio diventata na roba da chiodi,Ve sallustio. " penserebbe e direbbe il borgataro inventato da Pasolini.
Massimo Lugli, cronista di nera prima a Paese Sera poi a Repubblica,che ha raggiunto il successo in libreria con gialli come "Il Carezzevole" e "Il guardiano" ci fa da Cicerone nella Roma che per anni da giornalista ha frequentato e raccontato nei suoi articoli. Parodiando una celebre collana editoriale in questo testo sono elencate "le 101 cose da non vedere a Roma,
neanche una volta nella vita se si ha a cuore la propria salute".
Si comincia con l'obitorio, tanto per far capire al lettore che non è una guida turistica
quella che abbiamo tra le mani,poi si passa alla stazione Termini e tutto il suo microcosmo di disperati,Valle Giulia, marchettari e prostituti a gogò,San Vitale e i suoi poliziotti di frontiera,l'Eur con i suoi trans e i viados dalle tette rifatte nelle cliniche improvvisate con i siringoni per cavalli,Tor Bella Monaca:la banda della Magliana, Maurizio Abbatino,Nicolino Selis,Franco Giuseppucci,Marcellone Colafigli e Enrico de Pedis (quello che è stato seppellito nella cappella di una chiesa manco fosse un cardinale),vi dicono niente?
Arriviamo sgommando a Piazza Vittoria nel cuore dell'Esquilino dove sorge la Chinatown romana e a me questo racconto ha fatto subito venire in mente il lontano Settembre 2008, quando gli abitanti di Arese a Milano si svegliarono con i Cinesi che sventolavano il bandierone rosso con le cinque stelle gialle sui cofani delle auto mentre si ribellavano ai nostri tutori della legge. In Italia nel 2006 c'erano 14mila Cinesi residenti ufficiali,certamente in maggioranza persone oneste che hanno portato ricchezza e cultura nel nostro paese, ma non è invenzione giornalistica la mafia cinese,la Triade formata dalle tre famiglie più potenti "il Sole Rosso, il Drago e il Tao, ognuna con la sua sfera di influenza a Parigi come a Roma e di ognuna ,stranamente, non si sa nulla, è come quando negli anni Settanta da noi si parlava di Mafia e i diretti interessati sembravano scendere dalle nuvole: la mafia? che cos'è la mafia?
Lugli chiude il libro alle Pantanelle, raccontando il degrado dei campi Rom, la delinquenza, l'incapacità ad integrarsi e il razzismo strisciante che è sfociato nel fenomeno "naziskin", ma non mancano esempi di rinascita morale e lotta alla droga come Magliana 80, ente non profit che da trent'anni si spende per aiutare :tossicodipendenti, prostitute, detenuti,immigrati, nomadi, giovani in difficoltà.Un reportage questo per le persone che hanno voglia di indagare la parte malata della nostra società e non risolvere il problema ficcando le testa sotto la sabbia come gli struzzi.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
90
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.4 (2)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Le vie della katana
A schiovere
Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi
Un buon posto in cui fermarsi
Finché divorzio non vi separi
La guerra privata di Samuele
Spizzichi e bocconi
La coscienza di Montalbano
Tre cene
Chiaroscuro
Angeli e carnefici
Sei casi al BarLume
A grandezza naturale
Il libro dei mostri
Le ragazze sono partite
Come una storia d'amore