Piccole storie di nessuno
Letteratura italiana
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DOLCEMENTE MALINCONICO
Ferdinando Pastori e le sue “Piccole storie di nessuno” 12 racconti noir. Dodici storie di gente comune. Ogni storia ha un nome ed ogni nome corrisponde ad un frammento di vita, un sentimento, un’emozione. Ogni storia inizia con una citazione di vari autori…….Alberto Bevilacqua, Victor Hugo, Oriana Fallaci, Paul Gèraldy……e ogni storia ha come colonna sonora una canzone….David Graig, Offspring, Dido, Howard Jones…..e la città che racchiude tutte queste storie è Milano, in tutte le sue sfumature, le sue stagioni, i suoi vizi e i suoi lati oscuri. La sua vita frenetica e la sua “facciata” di allegria, gente, amicizia soldi che ti lascia quella sensazione che “anche in mezzo a tanta gente sei solo”.
Dodici finestre che si spalancano improvvisamente con un colpo di vento durante un temporale…….e in quel momento tu entri nella loro vita, provi quello che provano loro. I personaggi che hanno una vita normale con i loro affetti, i lavori importanti, le loro amicizie e i loro amori……ma niente è come sembra!
Dietro a questa bella apparenza si nascondono uomini che sopravvivono, che si dimenticano di amare, che tradiscono, che uccidono per amore o amicizia, gridano aiuto, si stordiscono con droghe e alcol…….si pongono tante domande a cui non sanno darsi una risposta.
Ferdinando Pastori usa un modo di scrittura particolare in “prima persona”, una punteggiatura particolare ma ha il potere con questa scrittura sintetica diretta di farti entrare nella mente del personaggio ed è come se vivessi le sue emozioni, le sue sensazioni.
Consiglio vivamente la lettura di queste dodici “perle nere”…..sono come delle Perle di Tahiti. Malgrado la tristezza, la malinconia, il male di vivere ed amare sono un’incarnazione di fascino ed eleganza e questo grazie alla straordinaria scrittura di Ferdinando Pastori.