Per voce sola
Letteratura italiana
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Cinque storie di vita
“Per voce sola” è il titolo di una manciata di racconti scritti da Susanna Tamaro.
Cinque racconti dal contenuto graffiante, la rappresentazione di un magma incandescente che brucia l'anima di ciascun protagonista.
Storie di donne, di famiglie, di uomini, di figli; storie che parlano di crudeltà, di azioni abiette, di rinunce, di distacchi, di violazioni.
E' abile la penna dell'autrice nel dare voce a loro, ai protagonisti, ricamando una serie di monologhi spiazzanti, dove le parole sono genuine e colpiscono per loro semplicità, dove i sentimenti affiorano riga dopo riga, limpidi.
Da ogni racconto traspare la capacità dell'autrice di scavare nell'emotività, di affondare la luce nelle pieghe più intime e segrete della persona, fino a provocare un coinvolgimento totale del lettore.
E' una lettura dai contenuti così forti e dal ritmo così serrato, che impedisce di rimanerne meri spettatori, ma avvolge il pubblico come una cappa di ferro.
La Tamaro riesce a dare tanti volti al dolore, raccontando storie di vita maledettamente reali, episodi di quotidianità; ed è proprio il quotidiano che spesso maschera tanti demoni.
L'autrice abbatte il muro del buio e del silenzio, sfila la maschera a situazioni di apparente normalità, catapultandoci nel baratro di una vita lacerata.
La maggior parte sono storie di donne, la cui psicologia è ottimamente tratteggiata dall'autrice, senza sbavature, utilizzando una prosa elegante, mai eccessiva nei toni, nonostante la delicatezza degli argomenti.
Le donne della Tamaro non alzano la voce, non si abbandonano al vittimismo, non invocano vendette; vogliono uscire dal buio raccontando, consapevoli che le ferite lasciano il segno per sempre.
Un lavoro che mostra punti di contatto con “Buio” di Dacia Maraini soprattutto per i contenuti, invece sul piano emozionale e passionale la Tamaro è vincente, donandoci una intensità straordinaria.