Per chi suona la campanella
Letteratura italiana
Editore
Ermanno “scrip” Ferretti ha 32 anni, vive tra Roma e Vienna (nel senso che abita più o meno a metà strada tra le due) e di mestiere fa l’insegnante. Ha una moglie e due figli. Ama il primo Nanni Moretti, il primo De Gregori, i primi R.E.M., i primi Belle and Sebastian, i primi Baustelle e il primo Nick Hornby. Pensa che i geni, quindi, dovrebbero morire a 40 anni. Ovviamente non si considera un genio.
Recensione della Redazione QLibri
Il mondo in 700 tweet
Ermanno Ferretti è un giovane professore precario di filosofia, nato e cresciuto a Rovigo. Da parecchi anni col nickname “Scrip”, il docente scrive su Twitter un episodio accaduto a scuola o una osservazione, comunica sintetizzando nel tweet un pezzo compiuto di realtà. I tweet del social network, che al massimo contengono 140 caratteri, impongono periodi brevi e danno il ritmo, sono la struttura che configura “Per chi suona la campanella”. Il libro è suddiviso in 5 capitoli e ripropone la sequenzialità di un anno scolastico: L’estate sta finendo; Si sta come d’autunno; L’inverno del nostro scontento; Aprile è il mese più crudele; E la chiamano estate.
Schietto, tagliente, immediato affronta molti argomenti in 700 sketch: dal precariato alla sfrontata gioventù degli allievi, dai problemi seri della scuola alla politica, e battute, citazioni, commenti sulla religione, sui giovani, sull’Italia. La forma mentis di Ferretti rende sottile il suo umorismo, un po’ cinico a volte, altre volte leggero. E l’intento è quello di guardare il mondo, la società - coi suoi dilemmi e i suoi contrasti - strappando un sorriso e una riflessione.
"L’assegnazione delle supplenze, quest’anno, pare un film di David Lynch: non ci si capisce un tubo e comunque si sa che andrà a finire male."
"“… per Schopenhauer l’amore è un imbroglio e l’uomo lo zimbello della Natura”. E in quinta parte la ola."
"Il luogo d’origine fa la persona solo se la persona è pigra."
"Per essere buoni insegnanti non si deve amare solo la cultura, ma soprattutto i giovani. Se ami solo la tua materia diventi un frustrato."
"“Prof, posso dirle una cosa? Lei è molto yeah”. “Anche se nel compito ti ho dato un’insufficienza?”. “Certo”. Fossero tutte così, le persone."
"“Prof, le mancheremo quest’estate?”. “In un certo senso sì: anche i soldati dopo la guerra fanno fatica a ritornare alla vita civile”."
"I resoconti degli scrutini sembrano usciti da ER: “Non siamo riusciti a salvarlo”, “Le abbiamo provate tutte”, “Non c’era più nulla da fare”."
"La grande comicità, comunque, è come l’amore: prima ti fa ridere, poi ti fa piangere, poi ti fa capire come va il mondo."
Indicazioni utili
“Detti e aforismi” (Oscar Wilde, in verità lo scrittore non pubblicò un libro di aforismi, questa è una delle tante raccolte di aforismi estrapolate dalle sue opere) e cito il grande Oscar Wilde non per gli argomenti o i punti di vista, ma per il fatto che gli aforismi, in generale, e i tweet, di Ferretti in particolare, sono esaustivi di un concetto. E in comune gli aforismi di uno e i tweet dell’altro hanno la sfrontatezza della libertà.