Narrativa italiana Racconti Per chi suona la campanella
 

Per chi suona la campanella Per chi suona la campanella

Per chi suona la campanella

Letteratura italiana

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La presentazione e le recensioni di Per chi suona la campanella, opera di Ermanno Ferretti edita da Fazi. Per chi suona la campanella è un trattato di filosofia in pillole ad uso quotidiano frutto dell’ingegno di un professore di filosofia precario di liceo. Ermanno Ferretti si è fatto conoscere sul social network Twitter con il nome SCRIP raccontando in 140 caratteri la sua vita di insegnante, dalle disavventure del precariato agli strafalcioni degli studenti, dai problemi reali della scuola a spunti per una nuova didattica. Ha vinto il premio di “Twitter più simpatico dell’anno” ai Twitter Awards 2010 ed è finalista nella stessa categoria nell'edizione del 2011.

Ermanno “scrip” Ferretti ha 32 anni, vive tra Roma e Vienna (nel senso che abita più o meno a metà strada tra le due) e di mestiere fa l’insegnante. Ha una moglie e due figli. Ama il primo Nanni Moretti, il primo De Gregori, i primi R.E.M., i primi Belle and Sebastian, i primi Baustelle e il primo Nick Hornby. Pensa che i geni, quindi, dovrebbero morire a 40 anni. Ovviamente non si considera un genio.



Recensione della Redazione QLibri

 
Per chi suona la campanella 2012-01-21 10:27:13 Michele75
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Michele75 Opinione inserita da Michele75    21 Gennaio, 2012
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Il mondo in 700 tweet

Ermanno Ferretti è un giovane professore precario di filosofia, nato e cresciuto a Rovigo. Da parecchi anni col nickname “Scrip”, il docente scrive su Twitter un episodio accaduto a scuola o una osservazione, comunica sintetizzando nel tweet un pezzo compiuto di realtà. I tweet del social network, che al massimo contengono 140 caratteri, impongono periodi brevi e danno il ritmo, sono la struttura che configura “Per chi suona la campanella”. Il libro è suddiviso in 5 capitoli e ripropone la sequenzialità di un anno scolastico: L’estate sta finendo; Si sta come d’autunno; L’inverno del nostro scontento; Aprile è il mese più crudele; E la chiamano estate.
Schietto, tagliente, immediato affronta molti argomenti in 700 sketch: dal precariato alla sfrontata gioventù degli allievi, dai problemi seri della scuola alla politica, e battute, citazioni, commenti sulla religione, sui giovani, sull’Italia. La forma mentis di Ferretti rende sottile il suo umorismo, un po’ cinico a volte, altre volte leggero. E l’intento è quello di guardare il mondo, la società - coi suoi dilemmi e i suoi contrasti - strappando un sorriso e una riflessione.


"L’assegnazione delle supplenze, quest’anno, pare un film di David Lynch: non ci si capisce un tubo e comunque si sa che andrà a finire male."

"“… per Schopenhauer l’amore è un imbroglio e l’uomo lo zimbello della Natura”. E in quinta parte la ola."

"Il luogo d’origine fa la persona solo se la persona è pigra."

"Per essere buoni insegnanti non si deve amare solo la cultura, ma soprattutto i giovani. Se ami solo la tua materia diventi un frustrato."

"“Prof, posso dirle una cosa? Lei è molto yeah”. “Anche se nel compito ti ho dato un’insufficienza?”. “Certo”. Fossero tutte così, le persone."

"“Prof, le mancheremo quest’estate?”. “In un certo senso sì: anche i soldati dopo la guerra fanno fatica a ritornare alla vita civile”."

"I resoconti degli scrutini sembrano usciti da ER: “Non siamo riusciti a salvarlo”, “Le abbiamo provate tutte”, “Non c’era più nulla da fare”."

"La grande comicità, comunque, è come l’amore: prima ti fa ridere, poi ti fa piangere, poi ti fa capire come va il mondo."

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
"Anche i prof hanno un cuore. Piccolo catalogo di vita scolastica" (Anna Antonini): perché condividono il tema "scuola" e perché anche Antonini ha utilizzato un impianto atipico: lei procede in ordine alfabetico, un po’ diario e un po’ catalogo, entrambi quindi originali nel raccontare la realtà che vivono.
“Detti e aforismi” (Oscar Wilde, in verità lo scrittore non pubblicò un libro di aforismi, questa è una delle tante raccolte di aforismi estrapolate dalle sue opere) e cito il grande Oscar Wilde non per gli argomenti o i punti di vista, ma per il fatto che gli aforismi, in generale, e i tweet, di Ferretti in particolare, sono esaustivi di un concetto. E in comune gli aforismi di uno e i tweet dell’altro hanno la sfrontatezza della libertà.
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