Nel legno e nella pietra
Letteratura italiana
Editore
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Quando sei in vetta puoi solo scendere
Guardandolo ti fai l’idea che sia burbero, che sia un po' rude, che sia un po' sui generis. Leggendolo scopri che è sensibile, che è buono, che ha l’animo gentile. Questa è una raccolta di racconti di un autore che ho imparato a conoscere e di cui sto leggendo tanto. Perché al centro di tutto il suo mondo mette la montagna, la fatica, la natura, i valori, il sudore, la vita. Ed ogni racconto è un richiamo biografico ad un frammento della sua vita che ne ha fatto l’uomo completo, enigmatico, vulcanico, artista che oggi conosciamo. La forma del racconto non è fra le mie preferite, ma questo libro potrebbe tranquillamente essere mescolato facendo sì che diventi un lungo fiume di tutta la sua vita, una biografia. La frammentazione di consente di prenderlo a piccole dosi. Il che aiuta a comprenderlo meglio. E ad entrare piano piano nel suo meraviglioso mondo. Rimanendo sul suo sentiero di vita.
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Un libro che invita a riflettere
Novantatre racconti più un epilogo costituiscono questa raccolta dall’emblematico titolo “Nel legno e nella pietra”. Sono quasi tutte prose abbastanza brevi, al massimo di tre pagine e quindi la lettura non risulta impegnativa, anche grazie alla varietà dei temi e allo stile piano dell’autore, con una fluidità e un’efficacia di esposizione che ricorda, pur senza raggiungerla, la straordinaria abilità al riguardo di un altro narratore, pure lui montanaro, e cioè Mario Rigoni Stern.
Preciso, inoltre, che per la presenza tangibile di Mauro Corona in ognuno di questi scritti, per i periodi della sua vita che lì si trovano esposti, Nel legno e nella pietra finisce con l’essere una, se pur parziale, autobiografia. Ci sono i rapporti dell’autore con gli animali, con gli uomini, con la natura, le sue imprese alpinistiche, anche sfortunate, i lunghi e duri anni di lavoro alla cava di marmo.
Se la brevità è un vantaggio, spiace a volte dover constatare come uno spunto di notevole interesse e che avrebbe meritato una trattazione ben più ampia, materia prima valida magari per un romanzo, qui invece sia ridotto a una sintesi per quanto gradevole.
Ciò che tuttavia stupisce è scoprire ancora una volta quanto il Corona descritto sia reale, cioè l’autore si dipinge con pregi e difetti, non lesinando soprattutto questi ultimi, senza autocompiacimento, ma con l’umiltà di chi, sotto una parvenza di semplicità, rivela qualità e soprattutto concretezza di vita forse insospettabili. Quell’uomo, barbuto, con la capigliatura mai in ordine, trasandato nel vestire, è effettivamente così, per sua precisa scelta, secondo uno stile di vita che magari non ci attira, pur destando curiosità, ma che è il frutto di una ricerca del senso dell’esistenza a cui è da tempo approdato. Noi siamo perché altri sono stati prima di noi, e altri ancora saranno dopo; non siamo che un microscopico elemento del creato e quella vita che abbiamo avuto in dono deve essere condotta in armonia con tutto ciò che ci circonda, cioè uomini, animali, alberi, insomma quel complesso di cose animate ed inanimate che costituisce la natura. Inseguire il guadagno, cercare il successo a ogni costo significa sprecare un’occasione, l’unica che ci è stata data. Per certi versi il messaggio di Corona è cristiano, ma può essere visto e compreso anche da un ateo purché si ponga la domanda del perché della sua esistenza. E’ ormai da anni che seguo Mauro Corona, grande scalatore, abile scultore e bravo narratore, in quest’ultimo caso con una produzione di eccellente qualità che ribadisce sempre la necessità di vivere in armonia con la natura, messaggio che condivido pienamente..
Nel legno e nella pietra riconferma le elevate qualità dell’autore, consente una lettura snella e piacevole, introduce ad ampie, profonde e opportune riflessioni; pertanto è più che raccomandabile.
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93 RACCONTI
93 racconti di vita vissuta. Una vita intensa, colma di fatiche, di riflessioni, di confronti e di tanto vino...
Il Maestro Mauro Corona ci accompagna per mano lungo il sentiero degli anni passati, raccontandoci di scalate sul mitico campanile di Val Montanaia, delle 15 ore quotidiane di lavoro massacrante alla cava di marmo del monte Buscada e di molte altre storie dove i protagonisti sono per lo più i mitici abitanti di Erto e dintorni.
Lettura molto piacevole; racconti brevi, semplici come lo scrittore, conditi di poesia montanara e di amore verso Madre Natura.
Un'altra meraviglia uscita dalle mani di questo genio camaleontico.
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Nel legno e nella pietra
Raggiungere la vetta di un monte è sempre stata una metafora di vita e Mauro Corona con questo libro è riuscito a trasmettercela.
Questo libro è costituito da novantatre piccole storie ed un epilogo tutte narrate da Mauro Corona.
Sono storie vissute da lui in prima persona o dai suoi amici, narrano della montagna, dell'amato Vajont, di vino, di insegnati ed anche degli errori commessi.
Parla della montagna, quella vera, autentica e popolare che solo un ertano come lui riesce a far amare ai lettori.
L'intimità dell'autore viene svelata a poco a poco grazie al frutto di una vita di scalate, di bevute nei bar con gli amici e di qualche lacrima versata anche dai più burberi uomini di montagna.