Le amanti. Gli amanti
Letteratura italiana
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 2
Top 10 opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Il veleno dell'oleandro
Piacevoli questi racconti in cui l'amore è presentato come il fiore dell'oleandro: fascino, bellezza, e soprattutto veleno sottilmente nascosto da un'apparenza gradevole e dolce.
Però preferisco una Matilde più "verista" e più immersa nel sociale. Suor Giovanna della Croce ha tutto un altro calore umano.
Indicazioni utili
Gli amanti
Questi brevi racconti sono la dimostrazione che si può raccontare d'amore in modo semplice e diretto senza cadere nel banale o nel melenso.
Le storie narrate sono d'amore, rapporti più o meno riusciti clandestini, ma non solo, in cui ogni attore è delineato così bene e in modo così completo che il lettore si trova disorientato, non riesce, come spesso accade nella realtà, ad erigersi a giudice della vicenda.
Più che negli altri lavori della Serao qui si percepiscono le sue esperienze romane, la vita nei salotti bene, dove era accolta grazie alla sua grande cultura e alla sua penna così tagliente; le donne raccontate sono realistiche, perché con molta probabilità facevano parte della cerchia che la scrittrice frequentava.
Se in “Piccole Anime” e negli altri racconti è il popolo ad essere raccontato e svelato in tutta la sua povertà e la sua tenerezza, ne “Gli amanti” è la borghesia che si scopre, che mette in luce lo squallore e la pochezza di pensiero.
Come accennato poc'anzi è la descrizione delle donne, più che degli uomini ad essere pungente, precisa e a volte cattiva.
Scorrono sotto gli occhi donne sottomesse, donne vili, traditrici e frivole; è forse proprio quest'ultima qualità la più sottolineata e gli abiti, i cappellini,le cinture, le gale, i pizzi e i merletti divengono paradigma di una società che è spaccata in due: da una parte il popolo fatto di garzoni e cameriere che agognano quei vestiti e le signore che li regalano perché ormai vecchi e sporchi.
Se il piano sociologico di quasi tutti i racconti della Serao è il più concreto e tangibile quello narrativo non è da meno, poiché ogni storia ha uno stile così semplice e diretto, asciutto con dialoghi che danno ritmo alla narrazione.
Cosa resta alla fine della lettura di questo piccolo libro? La sensazione di avere tra le mani qualcosa di etereo, di essere entrati, come un fantasma, da sotto le porte dei palazzi borghesi, di aver osservato quelle vite nascosti dietro un divano damascato, di aver sentito i brividi di passione e la gioia mortale dell'attesa.
Matilede Serao ha il grande pregio di riuscire a trasmettere ciò che prova in un modo così profondo, così passionale che è difficile scoprire in altre scrittrici, non è ciò che racconta ad essere particolare, è come lo scrive, percorre una strada diritta come un fuso nel telaio, la segue e quando meno te lo aspetti, quando già stai per assaporare quel finale ecco che c'è la deviazione, ecco che rimani stupefatto, perché conosciuto il finale le cose non sarebbero potute andare che in quel modo.
Piacevole sotto tutti i punti di vista contiene qualcosa di molti generi, dal melodramma alla commedia, dal giallo al racconto pieno di suspance.
Se si conosce la Serao non si può non ritrovare tutta la sua essenza in questi racconti, in caso contrario un'occasione unica per imparare ad apprezzarla.