La selva della seduttrice. Viaggio nel verde letterario
Letteratura italiana
Editore
Recensione della Redazione QLibri
Viaggiando nel verde
Ultimamente mi capita di leggere libri molto interessanti e questo non fa eccezione.
Non ho potuto seguire il consiglio dello scrittore, ovvero sedermi all'ombra di un bell'albero e leggere questo libro, il tempo (sempre poco) non me lo ha consentito, ma non per questo ho trovato la lettura meno interessanre, forse sarebbe stata più suggestiva, chissà...
"La selva della seduttrice. Viaggio nel verde letterario" è un libro che analizza con umorismo e un pizzico di ironia, frammenti di opere di grandi autori dove si parla di alberi, boschi, natura e del loro rapporto, spesso conflittuale, con l'uomo..
Il titolo parla di viaggio, sì, è proprio un viaggio perchè lo scrittore non solo ripercorre la storia della letteratura prendendo opere che vanno dal 2500 a.C. al 1942, ma ripercorre anche le idee dell'uomo nei confronti della natura.
Quanti secoli! Quante visioni spesso contrastanti della natura!
Prima viene venerata come esempio da seguire, la pace a cui tutti dovremmo aspirare, il simbolo dell'innalzamento verso il cielo, poi l'uomo la sfrutta, diventa tenebrosa, velenosa.
Così il bosco viene visto nella sua duplicita: un luogo di pace da cui trarre ispirazione, ma, appena cala la notte, diventa un luogo di figure contorte e strani rumori.
99 capitoli e altrettante opere descritte con uno stile diretto, talvolta divertente e ironico.
L'autore ha anche inserito un 100esimo capitolo fatto apposta per il lettore. Non ho avuto molti dubbi riguardo al libro che sceglierei, metterei un pezzetto di "Le voci del bosco" di Mauro Corona dove gli alberi hanno una propria personalità e non sono poi così diversi dagli uomini, ma questa è un'altra storia (di cui ho fatto la recensione).
Concludo riportando una piccola parte della conclusione che lo stesso scrittore ha inserito nel libro, credo che non ci siano parole più appropiate di queste.
"Fermiamoci qui, per ora. Usciamo dal labirinto verde salutando i suoi inquieti abitanti sfuggiti alla fantasia degli scrittori per vagare in eterno nella foresta del nostro immaginario.
Li salutiamo mentre, tutti in cerchio, danzano intorno all'albero cosmico della vita":