L'ultima consegna
Letteratura italiana
Editore
Recensione della Redazione QLibri
Piccoli preziosi gioielli
La copertina bicromatica, con un'illustrazione surreale che riprende gli stessi colori (un verde acquoso e un bianco panna), appare un pò anonima e di scarsa attrattiva: confesso che se fossi appartenuta a quella fascia di pubblico che nella scelta di un libro si lascia influenzare prima di tutto dalla copertina, di sicuro non avrei scelto "L'ultima consegna" dal catalogo dei libri da recensire messi a disposizione per noi della Redazione di QLibri nè lo avrei acquistato qualora lo avessi intravisto sugli scaffali di una libreria.
Lo stesso titolo del libro è scritto in piccolo e sotto il nome dell'autore, scritti entrambi con lo stesso carattere e la stessa grandezza, per cui nessuno dei due salta all'occhio se non li si guarda da una distanza di almeno 1 o 2 metri.
Tuttavia è stato proprio il titolo (messo molto più in evidenza sulla scheda del catalogo di QLibri, per l'appunto, che sul volume stesso) ad attirare la mia attenzione e a convincermi a dargli una chance e la mia scelta è stata ampiamente ripagata, perchè questa breve raccolta di racconti merita davvero.
Nonostante la sua giovane età, l'autore toscano è in grado di sorprendere il lettore con uno stile già maturo, pulito, elegante e scorrevole.
Ogni racconto ci spinge a scendere nella profondità dell'animo umano, con le sue angosce, ossessioni, passioni, sentimenti contrastanti e tormenti che possono essere vissuti, sentiti e re-interpretati seguendo molteplici chiavi di lettura.
Dall'ossessione generata da un elemento anomalo che perfora il centro di quella che era l'originaria, lineare, monotona quotidianità all'abbandono delle ostilità e l'accettazione della bellezza del diverso; dall'inquietudine provocata dal mistero alla contemplazione della maestopsità e fragilità della natura che segue lo stesso ciclo di nascita e morte dell'uomo, che si aggrappa alla vita con forza e passione finchè non sopraggiunge il momento di spegnersi come una foglia che cade dall'albero; dalle storie con un finale in sospeso da interpretare ciascuno con la propria sensibilità alla storia di un cuore mortale che insegna la morte a un essere immortale; dalle esistenze vissute tra file, attese, smarrimenti e atteggiamenti apatici e compulsivi alla resa dell'uomo che è costretto ad ammettere la sua impotenza di fronte alla natura che spazza via tutto senza riguardo per i sacrifici, i ricordi, gli affetti e il duro lavoro dell'uomo... ogni storia è intrisa di metafore attraverso le quali Filippo Bernardeschi sussurra i suoi messaggi, in attesa che il lettore li colga, li elabori e li conservi dentro di se.