L'arte del dubbio
Letteratura italiana
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Il domandare dubitando
Bellissimo saggio di natura legale, che ci offre una ricca ed interessantissima panoramica sulle astuzie del controesame dei testimoni durante gli interrogatori nei processi penali. Ogni capitolo affronta un micro-argomento, riporta (opportunamente spurgati di ogni riferimento a fatti, persone e luoghi reali) estratti di processi svoltisi realmente e ne offre analisi attente ed illuminanti riflessioni di metodo guidate dall’esperienza e dalla competenza dell’autore, quasi fossero dei debriefing che danno modo al lettore di addentrarsi pienamente all’interno del complesso rapporto fra linguaggio, persuasione e verità. E’ un libro per addetti ai lavori, ma non solo. Al comune lettore permette di capire quanta preparazione e studio costante stanno alla base dell’attività quotidiana del buon legale, difensore o pubblico ministero che sia, quanta pianificazione e quanto controllo occorrono per condurre un buon interrogatorio ed arrivare al risultato atteso. Il saggio ci fa capire la differenza fra domande guidanti e domande suggestive, ci permette di capire quanta psicologia c’è (e ci deve essere) anche in un profilo così tecnico come quello di un legale, ci dà la possibilità di esplorare, con l’aiuto di una figura d’eccezione come quella dell’autore, la dimensione strategica del controinterrogatorio, aprendoci un mondo, piacevolissimo da scoprire.
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Approfondimento e curiosità
In 230 pagine circa, Carofiglio si pone un obiettivo semplice ed arduo: quello di mostrare “ai non addetti ai lavori” una parte dell’universo giuridico. Il linguaggio dunque usato non è dei più semplici in quanto l’autore offre a chi legge una vera e propria panoramica su ciò che è una causa penale presa nello specifico di un dibattimento con tanto di esame e controesame.
“L’arte del dubbio” è ottimale per il lettore con mente curiosa e aperta, per il lettore che consapevole di ciò che ha davanti ha il desiderio di cimentarsi in un universo sconosciuto spesso dato troppo per scontato, è un piccolo saggio in cui la chiave di volta è l’elemento psicologico con cui sono descritti i singoli ruoli (dai PM ai testi).
Come può evincersi dalla forma dell’elaborato scritto più che un romanzo l’opera è un piccolo saggio imperniato sul riportare stralci di dibattiti poi ineccepibilmente analizzati da ogni prospettiva.
Molti lo consigliano a chi è del mestiere e dunque a tutta quella fascia che va dal magistrato stesso al membro di un corpo di polizia, a mio parere invece questo è prima di tutto un romanzo per chi è esterno alla sfera giuridica perché chi vi appartiene non ha bisogno di un saggio breve sull’argomento perché già conosce quei temi e quelle sfaccettature almeno in parte o comunque lo troverebbe insoddisfacente per le conoscenze che ha già proprie. Viceversa chi non appartiene a quel mondo avrà magari più difficoltà ad entrare nel meccanismo di lettura poiché il linguaggio è indubbiamente tecnico, ma ne trarrà sicuramente più beneficio avendo modo di conoscere aspetti su cui altrimenti non rifletterebbe mai perché in pochi casi vi verrebbe in contatto. Ovviamente, come già detto sopra, deve trattarsi di un lettore curioso e consapevole dell’impresa in cui va ad accingersi altrimenti difficilmente apprezzerà l’opera e ne trarrà i benefici evidenziati.
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L'arte del dubbio
Se non lo sapete Gianrico Carofiglio è un magistrato oltre che essere l'osannato autore di celebri libri come quelli in cui vi è protagonista l'avvocato Guerrieri.
Voi direte e quindi???
Quindi ecco svelato l'arcano, L'arte del dubbio altro non è che un manualetto che ci descrive in modo molto esplicativo quella che è una delle fasi più avvincenti di una causa penale, quella appunto del dibattimento, nello specifico quella riconducibile all'esame ed al controesame di testi e testimoni.
Con quest'opera Carofiglio ci propone una ampia gamma di sfaccettature che interessano appunto la fase dibattimentale ma soprattutto il lato professionale di avvocati e pubblici ministeri, nel bene e nel male eterni protagonisti assieme a testi e testimoni o addirittura pentiti ovvero di soggetti che seppur citati come tali risulteranno essere titolari di un bluff nell'ambito dello svolgimento del processo.
Davvero molto ben argomentato il lato psicologico nonché della filosofia del diritto di cui l'intera opera è permeata.
L'autore ci accompagna attraverso estratti di dibattimenti nel mondo processuale e secondo lo scrivente se non è del settore, il lettore potrebbe annoiarsi non poco, il 3 in piacevolezza potrebbe essere più vicino ad un 2,5.
Non aspettatevi un romanzo, questo potrebbe essere definito un piccolo saggio.
Consiglio la lettura dell'opera ad avvocati, magistrati, ufficiali di polizia giudiziaria ma anche a scrittori in erba che volessero acquisire nozioni significative di quello che è il procedimento penale soprattutto in fase di dibattimento in aula di giustizia.
Buona lettura a tutti.
Syd
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Interessante.......
Interessante..... questo libro è come già detto un manuale delle tecniche di cross-examination ,con esempi e approfondimenti su processi penali.Questo libro evidenzia come nel lavoro giuridico sia importante utilizzare parole e approcci il più possibile adatti alla situazione per non creare fraintendimenti e sbagli.
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L'arte del dubbio
Un vero e proprio manuale sulle tecniche e le insidie della cross-examination nel processo penale, con stralci di verbali processuali e riferimanti al diritto anglosassone. Davvero avvincente, ma chiaramente rivolto agli addetti ai lavori!