Il sentiero della libertà
Letteratura italiana
Editore
Recensione della Redazione QLibri
Libertà.
Premessa: non mi ritengo una credente, o meglio una fedele. Ho però voluto leggere comunque “Il sentiero della libertà” perché mi è piaciuta molto l’idea dell’autore: come sarebbe se gesù tornasse tra di noi? Non molti ne sarebbero contenti, lui è un personaggio assolutamente scomodo, fuori dalle righe. Il libero è composto da diversi racconti, alcuni un po’ lenti, altri davvero emozionanti, e come non citare “l’ultima lettera”? Bellissima, carica di un messaggio profondo che da sola vale il libro. In sostanza, questa lettura mi ha stupita. IO mi sono stupita di me stessa. Non credevo di appassionarmene e trovarlo cosi interessante. La recensione comunque mi risulta un po’ difficile, e ci ho messo parecchio per farla.. perché è una lettura che si “sente” molto, dentro. Difficile esprimere un punto di vista a parole! L’autore, che non conoscevo, mi ha colpita positivamente e sto pensando di leggere anche il suo primo libro (se ho capito bene ha scritto un altro libro :D). Alcuni passi sono da appuntarsi: le riflessioni sull’amore soprattutto, e su come va il mondo. Credo sia uno di quei libri che prima o poi rileggerò, molto carino davvero. L’autore per niente arrogante, non si pone su un piedistallo di presunzione, gli si legge tra le righe l’umiltà. E la voglia di comunicare un messaggio profondo. Ci è riuscito! Complimenti.
Indicazioni utili
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 1
Il sentiero della libertà
Questo è un libro davvero interessante, perché è fondato puramente sull'emozione. Non c'è forse un valore letterario particolarmente rilevante in senso stretto, ma dal punto di vista delle emozioni e delle riflessioni, c'è indubbiamente una grande ricchezza.
A parte il racconto che parla di Gesù, sicuramente molto interessante e strutturato molto bene, forse un po' troppo accademico in certi punti, i rimanenti racconti come "L'ultima lettera" in primis, ma anche "Il crisantemo bianco" e "L'ultima lettera di Ubaldo" ti entrano nel cuore commuovendo profondamente. Emerge una forte sensibilità, e gli aspetti tristi e malinconici sono veramente incisivi, si capisce che l'autore stava veramente vivendo quegli stati d'animo nel momento in cui ha scritto quei racconti, per cui si percepisce che la tristezza è vera, la malinconia è profonda, se ne percepisce la sincerità. Altri racconti come "Il ritorno" "L'indifferenza" e "Tu" si pongono solo un gradino più in basso, ma riescono comunque a coinvolgere il lettore. Diciamo che, lo stile di narrazione è molto scorrevole e anche divertente, spicca un'ironia che fa sorridere e la sensazione di trovarsi dentro un film. Devo dire anche che ci sono altri racconti curati molto meno, che sembrano più un riempitivo. Probabilmente l'autore aveva voglia di far divertire il lettore, forse per non appesantire il tutto.
Mi è piaciuto questo libro, ma devo dire che di questo autore ho apprezzato di più il suo primo lavoro. Anche se dal punto di vista stilistico il primo libro è sicuramente più acerbo, mi ha dato di più in termini di emozioni. Comunque complimenti.