Il colore delle storie
Letteratura italiana
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Il colore delle storie
Annamaria Vargiù è una donna, è una Amica, è un'insegnante ma soprattutto è una scrittrice creativa.
La cratività, strumento principe dell'autrice, è assolutamente funzionale per questo libriccino semplice, leggiadro, grazioso ma altrettanto profondo.
Ci si ritrova con una sorella che decide di leggere una serie di racconti brevi ad un fratello disabile ormai costretto a letto... la donna per mezzo di queste letture dipinge, attraverso i colori della vita, un capolavoro intriso di sentimenti, con dei picchi di ironia e severità allo stesso tempo e con dei colpi di scena semplicemente perfetti, quel dipinto che definirei ...la vita in tutte le sue sfaccettature, nascita, crescita, passione, vitalità e morte....
Viste le pagine ma soprattutto uno stile leggero e scorrevole, la lettura è velocissima e di compagnia vincente.
Ringrazio l'autrice per la copia con dedica che mi ha regalato, grazie alla quale ho goduto un pomeriggio di assoluta tranquillità letteraria.
Annamaria questo è il giusto binario.
Complimenti continua così.
Buona lettura a tutti.
Syd
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il colore delle storie
Ho apprezzato molto sia le singole storie, sia il modo di presentarle, con quel dolce e triste filo conduttore del fratello malato a cui raccontare una storia, poi ancora un'altra...
..ma le storie, le storie...una più struggente dell'altra
Il colore delle storie:
la storia rossa. Una protagonista disperata, di quella disperazione silenziosa, che non si deve mostrare, e senza rimedio...
Chissà quanti matrimoni come quello.....
Non avrebbe potuto avere un altro finale.
la storia bianca. Questa è ingannevole; uno legge, legge, e pensa ad un finale scontato, che si intravvede , fra le righe..
Invece, colpo di scena. Finale diverso, ed amaro. Anche qui una donna infelice, doppiamente, perchè un tradimento si sopporta, ma due sono veramente
un peso troppo gravoso per le forze di Isabella, la protagonista!
La storia verde.
E' senza dubbio la mia preferita, delle quattro. Non saprei spiegarne il motivo...si "sente" dentro, e basta.
mi è piaciuto quel bambino, indipendente, adulto, accattivante...che ama i treni.
e questa figura di donna mi è andata dritta al cuore, perchè tristemente vera. Ne conosco almeno una ....
Donne che dedicano la vita intera al loro "nido", un filo...un altro filo...;alla sua armonia, al benessere di tutti, sacrificando magari ottime capacità..e si ritrovano con un pugno di cenere. Beffate, anche. Che tristezza infinita. Ma questa è la vita.
Il finale, velato di un tenue ottimismo, non cancella l'amarezza, per niente.
Infine, la storia nera.
Nera come il micio! Non come la solitudine, la tristezza, l'abbandono, il rifiuto...non voglio vederla così!
Il mondo degli ultimi, così caro a de Andrè, lo è anche a me..figurati se tra tanti derelitti emarginati, non mi avrebbe commossa pure la storia di un gatto con lo stesso destino....
ma il finale è di speranza, questo sì.
Annamaria! è bello il tuo libro.
non cambiare stile, a me piace tanto.
lo so che si matura, si cambia, ci si evolve anche nello stile..ma a me il tuo piace moltissimo!
alla prossima tua prova di scrittrice!
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una vita a colori
Questo libro, dalla gradevole immagine di copertina, sfrutta un filone tematico che non è certamente nuovo: storie da raccontare a “scadenza”. Come quelle di Mille e una notte. Ma lo fa reinventandolo in modo molto gradevole, nonostante la trama su cui sono incastonati i singoli racconti sia molto triste. Bella la scelta dei colori come trait d’union della raccolta: un concetto che si sposa benissimo con l’argomento della vita, trattata dall’autrice sotto i suoi diversi aspetti (colori).
Lo stile narrativo è scorrevole, come deve essere una storia semplice, ma allo stesso tempo è incisivo. Al punto che lascia il segno all’inconsapevole lettore che, rapito dalla trama, si immerge nella vita/colore/storia di tutti i protagonisti di volta in volta tirati in ballo.
Annamaria Vargiù ha il raro dono di rendere facile avvicinarsi a storie difficili. Onore e merito.
Ora, naturalmente, attendo il seguito.
Susanna Bonaventura 29.04.09