Ultima India
Letteratura italiana
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Spirito India
Vista con gli occhi di un europeo in viaggio, la fisionomia dell'India converge sempre su osservazioni piuttosto unanimi. Ci sono elementi lampanti che colpiscono chiunque : la sporcizia, la spiritualita', la poverta', il sorriso negli occhi e sulle labbra della gente.
Scrivo viaggio e non vacanza di proposito, quello di Sandra Petrignani e' un vagare alla ricerca dell'essenza dell'India, attraverso l'India stessa. Ben lontano dagli approdi costruiti ad hoc per la massa turistica internazionale, si tratta di spostarsi su mezzi locali accompagnati da un autista indiano, immergendosi il piu' possibile nella realta' effettiva.
E' un viaggio di luoghi nella comunione dei sensi dove l'autrice osserva per noi il silenzio di un lago nella foresta, dove annusa il caos assordante nello smog di Bombay, quasi assapora i fumigi di morte dei corpi bruciati a Varanesi. Sono persone, sono gesti, sono baracche, sono mendicanti, sono randagi pelle e ossa, sono pagode sfavillanti, sono donne splendide nei loro sari. E' qualcosa di imprescindibile dall'India stessa, la ricerca e l'inevitabile approdo in una spiritualita' potente dove natura e déi sorgono e si alimentano delle stesse radici.
Il percorso di Petrignani si concentra sul misticismo, approdando nei luoghi di culto, nelle scuole, nelle comunita' religiose per confrontare ma soprattutto osservare.
Per abbandonarsi inermi alla tranquilla tristezza di un corpicino magro di bambina che si illumina di gioia quando la carezza del conforto diventa un dono, senza bisogno di elemosina.
Sebbene in gran parte si tratti appunto di un percorso spirituale e filosofico, argomenti che normalmente non sono elencati tra i miei prediletti, la penna della scrittrice e' formalmente inattaccabile, di gran scorrevolezza, ma soprattutto ha il potere di rendere molto personale cio' che scrive. Le sue esperienze sono vissute in prima persona, le riflessioni tangibili, i luoghi calpestati rielaborati dalla potenza del ricordo. Il ricordo che sovrasta nomi propri e tecnicismi, quello che resta di un Paese e si insidia, irremovibile, nel resoconto del ritorno.
Buona lettura.
Indicazioni utili
Alla scoperta dell'India
India, terra di contrasti, di una spiritualità che permea ogni sasso.
Terra affascinante da sempre, proprio per la difficoltà di coglierne appieno l'essenza, riuscendo ad andare oltre alle apparenze oppure, partendo proprio da ciò che appare per avvicinarsi in punta di piedi ad una cultura complessa e radicata.
Sandra Petrignani racchiude in un breve racconto la sua esperienza in India; un viaggio che la portò attraverso alcune regioni dell'immenso territorio, osservatrice attenta e pronta a cogliere le infinite sfumature dell'ambiente, della gente, della religione, della filosofia di vita che ivi si respira.
Diciamo breve, in quanto l'intento dell'autrice non sta nella volontà di dettagliare le tappe e le impressioni dell'intero soggiorno indiano, bensì nel riportare sensazioni ed emozioni tramite il ricordo di piccoli dettagli, di incontri illuminanti, di luoghi magici, di scorci vividi e potenti come scatti fotografici.
Si respira tra queste pagine il desiderio di condividere col lettore un momento di crescita e di scoperta, operazione delicata in cui la Petrignani si districa perfettamente grazie all'intensità della sua penna, capace di dare voce a sensazioni intime e personali.
In questo racconto ci sono gli occhi dell'autrice ed il cuore a infondere calore alle immagini che scorrono, permettendo al pubblico di respirare un pizzico di quegli odori forti, di leggere tra le pieghe di una cultura lontana da quella occidentale.
Un lavoro interessante, lontano dal genere narrativo, eppure intimo distante dalla freddezza saggistica; più potente di un diario, in quanto lo spunto soggettivo non predomina il racconto ma diviene mezzo per disegnare un abbozzo del coloratissimo quadro dal titolo India.