La neve di Yuzawa. Immagini dal Giappone
Letteratura italiana
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Bell'idea
Maria Teresa Orsi, professore emerito a La Sapienza di Roma nonché curatrice di moltissime edizioni italiane di letteratura giapponese e Fabio Sebastiano Tana, giornalista, decidono di unire le loro esperienze per scrivere in ventotto tappe un viaggio attraverso il Giappone.
Il parametro temporale è libero, ci si muove tra un capitolo adagiato nel Medioevo e un altro in tempi contemporanei con un intento ben preciso: partire da un soggetto letterario per poi raccontare di un luogo, effettivamente esistente, effettivamente visitato dai nostri autori. L’idea è stimolante, ritengo eccitante visitare i panorami delle nostre letture e, quando non possiamo farlo noi stessi, per interposta persona possiamo viaggiare comunque lontano, nello spazio e nella letteratura.
Dal candore di Yuzawa nell’indimenticabile incipit de Il paese delle nevi di Kawabata alle infinite fioriture dei ciliegi di Yoshino con Tanizaki, dalle terribili cicatrici di Hiroshima con Tamiki al ponte dei sogni a Uji di Murasaki Shikibu, lo sguardo si estende ampio. Talvolta sono esperienze già vissute da molti di noi, talaltra sono buono spunto per conoscere nuovi autori.
Non ci si lasci ingannare dalla bella copertina patinata, prima di scegliere il volume si calibri lo spessore dei due autori. Non si tratta di una lettura leggera o di mero intrattenimento ma di vera e propria saggistica. Pur riconoscendo il valore dei contenuti, non nascondo la mia delusione verso l’opera.
Il grande bagaglio culturale di Orsi è qui esposto in maniera molto tecnica e precisa, ma manca una modulazione appassionante.
Non ho percepito alcuna enucleazione dell’entusiasmo e dell’amore verso queste magnifiche escursioni. L’impatto emozionale è stato nullo e per chi legge saggistica per piacere – non per dovere – solo se una penna avvincente stringe la mano alla conoscenza, l’opera diviene trascinante.