Remo Altavilla e le streghe di Malevento
Letteratura italiana
Editore
Recensione della Redazione QLibri
Streghe e stregoni a Benevento
Botteghe che scompaiono e riappaiono dal nulla, streghe e stregoni, sibille e nenie enigmatiche, una profezia misteriosa e un prescelto all'oscuro di ogni cosa per un fantasy tutto italiano ambientato nell'Italia dei giorni nostri, più precisamente nella città di Benevento.
Remo è un ragazzino qualunque alle prese con genitori apprensivi e iperprotettivi che però non lo ascoltano come dovrebbero, che ogni giorno deve vedersela con bulli odiosi e professoresse arcigne e antipatiche che anziché vegliare sugli alunni in difficoltà sembrano patteggiare per i prepotenti della classe.
A complicargli ulteriormente l'esistenza ci pensano alcuni misteriosi figuri che tentano di rapirlo e una serie di eventi inspiegabili e stravaganti che gli faranno scoprire un'altra Benevento, in cui leggende e magia rappresentano la normalità.
Sin dalle prime battute il lettore viene completamente assorbito dalla storia.
Lo stile narrativo utilizza un linguaggio moderno, compatibile con quello dei ragazzi, vivace e divertente, semplice eppure vario.
Carini i numerosi giochi di parole utilizzati per dare il nome a luoghi e intrugli magici: la città magica sotterranea di Malevento, per esempio, si contrappone alla Benevento della superfice; per non parlare dei vari tè utilizzati da Bernardo, i cui nomi suggeriscono le proprietà stesse di queste bevande speciali, come il "tè-lefono" che permette di sentire meglio, il "tè-mpestivo" per rapidi balzi in avanti e in dietro in punti ben precisi o il "tè-nebra" che rende invisibili.
C'è un perfetto equilibrio tra le parti in cui l'azione predomina su tutto e quelle dedicate ai momenti di riflessione e chiarimento durante i quali i personaggi cercano di dare un senso alle proprie disavventure.
Le descrizioni puntigliose fanno sì che il lettore conosca l'esatta posizione di oggetti, muri e scalinate rispetto ai personaggi che si muovono sulla scena. Questa attenzione per i dettagli, diversamente a quanto ci si aspetterebbe, non costituisce una limitazione all'immaginazione del lettore né risulta noiosa o stancante.
I personaggi sono rappresentati con caratteristiche fisiche e comportamentali ben definite, sono stravaganti e simpatici.
Il romanzo è accompagnato da alcune illustrazioni in bianco e nero nello stile dei fumetti occidentali, che ne arricchiscono il contenuto.
La storia ha una conclusione, ma lascia aperta una possibilità per un eventuale seguito.